Il sipario sulla Coppa del Mondo di rugby 2019 si è alzato al Tokyo Stadium. Una sobria cerimonia inaugurale per l’edizione più ricca di sempre. Lo spettacolo è cominciato con Richie McCaw, leggendario capitano degli All Blacks che ha riconsegnato la William Webb Ellis Cup, simbolo del dominio planetario, nelle mani degli organizzatori. Così ha dichiarato aperta la battaglia che terminerà il 2 novembre sul campo dell’International Stadium di Yokohama. Il Giappone ha festeggiato il suo esordio battendo la Russia (30-10), ma l’attenzione è rivolta alle sfide di sabato. In programma ci sono le sfide Australia-Fiji e Francia-Argentina, prima della resa dei conti iniziale che metterà gli All Blacks di fronte al Sudafrica. L’Italia invece si avvicina al Mondiale da eterna incompiuta. Non è mai riuscita a superare la “tagliola” dei gironi, impresa che fu sfiorata nel 2007. (agg. di Silvana Palazzo)



COPPA DEL MONDO RUGBY 2019: ALL’ITALIA SERVE IL MIRACOLO

Ci sarà anche la nazionale italiana fra le 20 partecipanti alla coppa del mondo di rugby 2019, iniziata quest’oggi in Giappone. Gli azzurri allenati dal commissario tecnico Conor O’Shea, sono senza dubbio un’ottima formazione, ma difficilmente riusciranno ad alzare al cielo il prestigioso trofeo. La nostra selezione è stata infatti molto sfortunata nel sorteggio dei gironi, finendo nel gruppo con Nuova Zelanda e Sud Africa, due fra le grandi candidate al titolo. Tenendo conto che alla fase successiva accedono solo le prime due del gruppo, è facile comprendere perché all’Italia serva il miracolo per riuscire nell’impresa. La nostra nazionale dovrà quindi cercare di lottare per il terzo posto, visto che, tutte coloro che si piazzeranno sul gradino più basso del podio nel proprio gruppo, riceveranno il pass per i mondiali del 2023. In favore dei nostri, la grande condizione fisica e atletica, e anche la rosa è migliorata molto nel corso degli anni, e attualmente è una delle più competitive anche se resta ancora molto lontana dai top. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COPPA DEL MONDO RUGBY 2019: NUOVA ZELANDA GRANDE FAVORITA

Coppa del mondo di rugby 2019 al via, c’è grande attesa per uno dei tornei sportivi più seguiti al mondo che, oltre ai favoritissimi All Blacks, vedrà anche l’Italia tra le protagoniste. La selezione del commissionario tecnico Conor O’Shea vuole recitare un ruolo di primo piano, già a partire dall’esordio di Osaka contro la Namibia. Il mister irlandese non ha nascosto la sua emozione in vista del primo appuntamento: «E’ il momento che aspettavo da tempo, sono orgoglioso di poter guidare l’Italia in questa avventura: abbiamo l’ambizione di fare una grande prestazione, abbiamo la migliore squadra di sempre e possiamo raggiungere un grande traguardo». Gli fa eco il capitano degli azzurri, Sergio Parisse: «Sarebbe il coronamento perfetto per questo mio 5° mondiale. Lo vivo giorno per giorno, assaporo ogni cosa ma per me viene prima il gruppo e poi la mia storia personale». Parisse poi ricorda il torneo del 2007: «Ricordo bene il sapore della sconfitta contro la Croazia, una grande occasione sfumata». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



COPPA DEL MONDO DI RUGBY 2019, 20 NAZIONALI IN CORSA

Saranno venti le nazionali che prenderanno parte da oggi alla Coppa del mondo 2019 di rugby. Si comincia con la selezione della Nuova Zelanda, gli All Blacks, la squadra che ha vinto le due ultime edizioni, nel 2015 in Inghilterra, e nel 2011 fra le mura di casa. Insieme agli iridati, a rappresentare il continente dell’Oceania, ci sarà anche l’Australia, che è la nazionale vice campione del mondo in carica, nonché le isole del pacifico Figi, Tonga e Samoa, dove il rugby è lo sport nazionale. Sarà comunque il Vecchio Continente quello più rappresentato, grazie alla presenza di Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda, Francia, Italia, Georgia e Russia, mentre dall’America del nord e del sud avremo Argentina, Uruguay, Stati Uniti e Canada. Infine l’Africa, che in Giappone sarà difesa da Namibia e nazionale del Sud Africa, quest’ultima, fra le selezioni più attrezzate del torneo. Le venti squadre sono state sorteggiate in quattro diversi gironi da cinque squadre ciascuno, e le prime due passeranno alla fase successiva, mentre la terza verrà eliminata ma strapperà il pass per il mondiale del 2023, di conseguenza sarà fondamentale lottare fino alla fine. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

COPPA DEL MONDO DI RUGBY 2019: UN INDOTTO FARAONICO

La coppa del mondo di rugby 2019 che inizia ufficialmente oggi, oltre ad essere un evento sportivo spettacolare e attesissimo, rappresenta anche una manifestazione che comporta un indotto economico non indifferente. Basti pensare che l’ottava edizione della coppa del mondo, organizzata in Inghilterra, è stata un successo incredibile dal punto di vista commerciale, con 2.47 milioni di biglietti venduti e con più di 400mila tifosi stranieri, come ricorda Il Post, che hanno raggiunto appunto il Regno Unito per il grande evento. Inoltre, la finalissima fra la nazionale della Nuova Zelanda e quella dell’Australia è stata vista in televisione da almeno 120 milioni di persone in ogni angolo della terra. Il Giappone proverà nell’impresa di migliorare questi record, e la federazione mondiale di rugby ha calcolato che l’indotto generato dal torneo dovrebbe essere di circa 3.6 miliardi di euro, 400 milioni in più rispetto all’edizione di quattro anni fa. Nell’estremo oriente sono già stati venduti 1.8 milioni di biglietti e sarà una sorta di prova generale in vista delle olimpiadi che l’anno prossimo si terranno a Tokyo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

COPPA DEL MONDO DI RUGBY 2019 AL VIA

Inizia oggi, in Giappone, la coppa del mondo di rugby 2019. Si tratta della ventesima edizione del torneo intercontinentale della palla ovale, e la manifestazione prenderà il via con la sfida fra la nazionale nipponica padrona di casa, e quella russa. Dal 1987 fino al 2007 hanno vinto due volte l’Australia e il Sudafrica, una l’Inghilterra e una la Nuova Zelanda. Ma nelle ultime edizioni è sempre stato successo degli All Blacks, che tanto per cambiare, partono anche in questa occasione da grandi favoriti. Come ricorda l’edizione online di Repubblica, la coppa del mondo di rugby che prende il via oggi appare comunque la più equilibrata degli ultimi tempi, se non addirittura di sempre. Vi sono almeno quattro squadre che potrebbero alzare al cielo il prestigioso trofeo, a cominciare dalla nazionale del Sud Africa, che ha da poco fatto suo il Rugby Championship, conosciuto anche come Quattro nazioni. Come dimenticarsi poi dell’Irlanda, o del Galles, che invece ha conquistato il Se Nazioni. Rimanendo in zona, da non sottovalutare l’Inghilterra, mentre Australia e Francia potranno dire la loro.

COPPA DEL MONDO DI RUGBY 2019: I NUMERI DEGLI ALL BLACKS

Come detto sopra, però, la Nuova Zelanda è ancora una volta la grande favorita, presentandosi nell’estremo oriente con numeri da paura: 141 incontri giocati negli ultimi 10 anni, di cui 121 vinti, per una percentuale pari all’85.8%. Quattro invece quelli pareggiati con sole sedici sconfitte. Sette le mete realizzate ad ogni match, a fronte di una subita. C’è da dire, però, che nell’anno 2019 è stata sconfitta già tre volte, precisamente contro Sudafrica, Irlanda e Australia, con l’aggiunta di un pari, sempre con Sudafrica, e di altre due vittorie sofferte (Inghilterra, Argentina). Nel dettaglio la Coppa del mondo di Rugby 2019 prevederà quattro diversi gironi da cinque squadre, con le prime due che passeranno il turno e si qualificheranno ai playoff. Si inizia oggi alle ore 12:30 italiane, con la sfida dell’Aijinomoto Stadium di Chofu fra Giappone e Russia, e si chiuderà il prossimo 2 novembre con la finalissima di scena all’International Stadium di Yokohama.

COPPA DEL MONDO DI RUGBY 2019: I GIRONI

Il girone senza dubbio più equilibrato sembrerebbe il Gruppo C, quello formato da Inghilterra, Francia ed Argentina, con l’aggiunta di Stati Uniti e Tonga. Attenzione anche al Girone A, con Irlanda, Giappone, Scozia e Samoa. La Nuova Zelanda è invece stata inserita nel Gruppo B, dove troviamo anche la nostra Italia e il Sudafrica: durissima per gli azzurri riuscire a qualificarsi fra le prime due del girone. Ovviamente saranno tantissime le stelle in campo, a cominciare da Ardie Savea degli All Blacks, dall’inglese Curry e dal sudafricano Kolbe. In Italia, invece, attenzione a Nasi Manu della Benetton Treviso, che dopo una delicata operazione e un ciclo di chemioterapia, è tornato ad allenarsi per poi ricevere la grande chiamata della nazionale per il mondiale. Per la cronaca, gli azzurri esordiranno domenica 22 settembre alle 07:15 contro la Namibia.