Coppia ruba l’identità a due bambini morti 60 anni fa

Una coppia avrebbe vissuto per decenni sotto falsa identità alle Hawaii, rubando i nomi di due bambini morti in Texas. Si tratta di un dipendente della Difesa americana e di sua moglie, all’anagrafe Walter Glenn Primrose e Gwynn Darle Morrison, entrambi sessantenni. Inizialmente sono stati accusati di furto d’identità, ma le prove raccolte dagli inquirenti hanno aperto ai dubbi che possa trattarsi di spie russe.



Per decenni la coppia ha vissuto con l’identità di Bobby Edward Fort e Julie Lyn Montague, appunto due bambini morti in Texas senza che la complicità dei genitori delle vittime. Infatti, John Montague, padre di Julie, morta nel 1968 ad appena tre settimane di vita, a quanto riporta Repubblica sarebbe rimasto incredulo dopo aver appreso la notizia. Avrebbe commentato, però, solamente chiedendo che si lascino riposare in pace i bambini. I genitori del piccolo Bobby, invece, non avrebbero rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa. Dopo l’arresto della coppia che viveva sotto falsa identità il procuratore di Kapolei, che segue il caso, ha richiesto che venga negata la libertà su cauzione ai due, portando alcune prove a favore della cospirazione ai danni del governo.



Coppia ruba identità a bambini morti: gli indizi che siano spie russe

Insomma, da un semplice caso di furto d’identità si è presto passati alla pista dello spionaggio. La coppia che ha vissuto sotto falsa identità alle Hawaii, rubando i nomi di due bambini morti, sarebbe stata incastrata da alcune fotografie, oltre a delle dichiarazioni rilasciate dai conoscenti della coppia. Alcune foto, stando alle dichiarazioni dell’assistente procuratore degli Stati Uniti Thomas Muehleck, rinvenute a casa della coppia li immortalano con addosso le divise del KBG, l’ex agenzia di spionaggio russa, posare allegramente.



Inoltre, una conoscente di Morrison ha detto che la donna ha vissuto per alcuni anni in Romania mentre il paese era ancora all’interno del blocco sovietico. Secondo Kevin O’Grady della procura di Honolulu, invece, Primrose in quanto ex militare della Guardia Costiera e dipendente del Dipartimento di difesa aveva accesso ad informazioni di grande valore strategico. Tra queste le “vulnerabilità” costiere, in un paese storicamente vittima dello spionaggio come le Hawaii, importante centro militare americano. Per ora li legale della donna, a quanto riporta Il Messaggero, avrebbe classificato le foto come uno “scherzo”, accusando il governo di star esagerando.