Coprifuoco alle 22 e Didattica a Distanza per le scuole superiori? Per ora si tratta solo di rumors, come ha fatto chiaramente capire il ministro della salute, Roberto Speranza. Intervenendo a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, a margine di una visita in occasione dello stanziamento di finanziamenti per il covid, ha spiegato: “Nessuna decisione è stata assunta in questo momento. Leggo un’abbondanza di indiscrezioni, ma noi siamo qui e analizziamo tutti i dati, ci confrontiamo con le Regioni”. Speranza ha poi aggiunto, ribadendo il concetto: “Non inseguiamo le indiscrezioni. C’è un problema serio, non dobbiamo nasconderlo” ma “ci sono istituzioni, scienziati che stanno lavorando. Facciamo le cose per bene. Tra febbraio, marzo e aprile, l’Italia ha dimostrato di essere un grande Paese. L’Italia non il Governo. Dobbiamo ripartire da là, abbiamo le forze e le energie per farlo. Dobbiamo di nuovo avere la forza di piegare questa curva che preoccupa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COPRIFUOCO E DAD PER SUPERIORI IN ARRIVO? SALVINI: “COVID NON VA A LETTO ALLE 21:00”

Il governo italiano, stando alle ultime indiscrezioni, starebbe valutando una sorta di coprifuoco notturno, la chiusura di tutte le attività di ristorazione e intrattenimento, dalle ore 21:30/22:00 in avanti. Un metodo per evitare una chiusura generalizzata e far calare i contagi, una proposta che però ha fatto storcere il naso al leader della Lega Matteo Salvini. Intercettato dall’agenzia Adnkronos a margine della visita alla Fiera BiMu, a Rho, ha spiegato: “Il coprifuoco si fa in tempi di guerra, non penso che il virus vada a letto alle 21.30. Mi spieghino l’evidenza scientifica per cui posso girare per Milano fino alle 21 e poi devo andare a casa, mi sembrano cose strampalate e prive di senso”. Secondo l’ex ministro dell’intero: “Tutti a casa dopo le nove di sera significa ammazzare la seconda potenza industriale. L’Italia è bellezza ma anche industria pesante e manifattura”. Salvini ha quindi invitato il governo a fare chiarezza: “Gli italiani dal Governo si aspettano chiarezza, certezze, non supposizioni, idee. Chi dice ‘forse facciamo il Lockdown a Natale’ commette un crimine ai danni del popolo italiano: non è ammesso il ‘forse’, il ‘vedremo’”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COPRIFUOCO ALLE 22 E DAD SCUOLE SUPERIORI, IPOTESI GOVERNO-CTS PER EVITARE LOCKDOWN

Per il momento sono solo ipotesi che vengono fatte trapelare da Palazzo Chigi nella consueta forma delle “fonti di Governo”, ma di certo il modo più immediato per evitare il lockdown generalizzato o settoriale attorno a Natale è quanto passa nella mente e nelle disposizioni dei vertici dell’esecutivo. Si guarda alla Francia come possibile esempio da “imitare”: e così le parole coprifuoco e didattica a distanza tornano a farsi largo tra le diverse misure all’esame tra Governo, Regioni (oggi prevista nuova cabina di regia ieri rinviata per la morte della Governatrice Jole Santelli, ndr) e Comitato Tecnico Scientifico. «Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni», ha spiegato all’Ansa il capo delegazione Pd al Governo, Dario Franceschini. Nello stesso momento è il Cts a farsi sentire sempre con dichiarazioni per il momento “anonime” rilasciate alle agenzie, «Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi». Si valuta dunque non solo per Lombardia e Campania una possibile ulteriore stretta rispetto al Dpcm 13 ottobre anche a livello nazionale, ma restano per il momento ipotesi e situazioni convulse che riportano la mente inevitabilmente a febbraio e marzo. I contagi sono più alti di allora ma le ospedalizzazioni e le vittime per fortuna non sono paragonabili, mentre resta uguale il senso di “cambiamenti continui” nelle direttive e nella comunicazione delle autorità.



LE IPOTESI SULLA STRETTA: COPRIFUOCO, DAD E…

«Lockdown nazionale o a Natale? Assolutamente no, non stiamo pensando a nuovi confinanti. Piuttosto lavoriamo per le misure ideali su trasporti, scuola (che dovrebbe restare in presenza laddove possibile) e tamponi-tracciamenti», ha spiegato la sottosegretario alla Salute Sandra Zampa intervenuta a Rai News24 stamane, «sul numero di contagi bisogna sempre fare il calcolo sul rapporto ai tamponi: siamo lievemente in aumento rispetto al giorno precedente, molto inferiore al picco di fine marzo. Detto questo, sulla decisione della Campania evidentemente non era in grado di intervenire su trasporti, assembramenti e controllo del territorio…», lasciando così trasparire tutt’altro che condivisione della scelta dell’ordinanza di Regione Campania. Il Premier Conte ha condannato la scelta di De Luca di chiudere le classi e proprio sul tema scuola assieme al lavoro sembrano i due punti che vogliono essere garantiti dal Governo il più possibile per evitare collassi economici e sociali: per questo il Cts valuta il coprifuoco alle ore 22 assieme alla didattica a distanza per le sole scuole superiori. «Chiudere tutto sarebbe troppo dannoso, proprio adesso che l’economia mostra segni di ripresa, sono completamente contrario», riporta il Corriere della Sera dalle considerazioni lasciate da Conte a margine del Consiglio Ue. Quindi se da un lato bisognerà tentare di convincere la linea di scuola comunque in presenza della Ministra Azzolina, dall’altro si valuta un procedimento simile alla Francia sulla cosiddetta “movida”: tra stasera e domani si riunirà il Consiglio dei ministri e potrebbe essere varato un nuovo provvedimento che imporrebbe a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare tutto alle 21 o alle 22, con controlli rafforzati e multe per chi non rispetta le regole.