Torna il coprifuoco, ma su luce e gas. Dopo la crisi energetica figlia della guerra in Ucraina e della sanzioni erogate dall’Occidente nei confronti della Russia, l’Italia avrebbe già predisposto un piano per l’austerity da adottare in inverno. Ad anticiparlo sulle sue colonne è stato “Il Messaggero”, che ha evidenziato come l’esecutivo abbia già ipotizzato di abbassare di due gradi la temperatura dei termosifoni (fino a 19 gradi). Ma non è l’unica contromisura prossima a essere adottata.



Come si legge nel servizio, è prevista anche “la riduzione dell’orario di accensione, visto che il grosso dei consumi residenziali deriva proprio dal capitolo riscaldamento. E si ipotizza il coprifuoco la sera per l’illuminazione. Poi c’è il piano città, alle quali è richiesto di ridurre l’illuminazione pubblica fino al 40%. Ma in casi estremi anche gli uffici pubblici potrebbero chiudere in anticipo, alle 17,30. A loro volta, i negozi potrebbero dover anticipare la chiusura alle 19. Infine, anche i locali potrebbero andare incontro al coprifuoco alle 23.



PIANO DEL GOVERNO CONTRO LA CRISI ENERGETICA: SI VA VERSO IL COPRIFUOCO PER LUCE E GAS

Detto del possibile coprifuoco per luce e gas, potrebbe anche spettare alle imprese il compito di contenere i consumi produttivi in maniera selettiva. Tuttavia, “Il Messaggero” scrive che “si tratta di misure estreme sia chiaro, previste nel caso in cui il Paese sia costretto a dover abbassare drasticamente i 72 miliardi di metri cubi consumati ogni anno. Perché in caso di stop totale del gas russo, non basterebbe in inverno nemmeno il riempimento totale degli stoccaggi e non basterebbe il gas liquefatto in arrivo in più dagli Usa e il massimo utilizzo dei gasdotti Tap e Transmed”.



Ora come non mai, dunque, la parola d’ordine sembra essere “risparmio energetico” e tutte le famiglie italiane potrebbero essere richiamate all’ordine dal governo in questo senso. Del resto, il 27% dei consumi italiani di gas è su base familiare e riguarda il riscaldamento e l’illuminazione di casa. Unicamente sfruttando un programma di razionamenti residenziali (ed eventualmente il coprifuoco per gas e luce) si può giungere a risparmiare circa il 20% del gas che puntualmente, ogni anno, proviene dalla Russia.