Continua in seno al governo il dibattito riguardante il coprifuoco. La questione non è tanto se abolirlo o meno, quanto se spostarlo di almeno un’ora, dalle attuali 22 fino alle 23:00 di sera, cosa che permetterebbe ai ristoranti in particolare, di avere più clienti. Allo stato attuale delle cose il coprifuoco non è stato abolito, resterà fino al prossimo aggiornamento, ma un’ala del governo, in particolare quella della Lega, si sta battendo affinchè venga modificato il prima possibile.
Ad appoggiare Salvini, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che oggi ha fatto sapere: “Fratelli d’Italia porterà in Aula domani un Odg per abolire il coprifuoco. Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida”. Leghisti e sostenitori di FdI devono fronteggiare l’ostracismo del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Italia Viva, che invece sono convinti che il coprifuoco debba restare così come è.
COPRIFUOCO, ESPERTI DIVISI, CRISANTI: “ASPETTIAMO UN PAIO DI SETTIMANE…”
Divisione in seno al governo, e divisione anche fra virologi, con chi pensa che il coprifuoco sia solamente una “decisione politica”, come ad esempio il direttore della clinica San Martino di Genova, Matteo Bassetti, e chi invece è convinto che un’ora possa fare la differenza in negativo in quanto a contatti, a cominciare dal professor Crisanti dell’università di Padova, e del professor Massimo Galli del Sacco di Milano. C’è poi chi ha esternato una posizione più moderata, come il professor Pregliasco, membro della task force anti covid della regione Lombardia, primario del Galeazzi di Milano, che ha spiegato: “Io dico in questo momento – le sue parole ad Agorà – in cui l’apertura deve essere progressiva, di valutare l’elemento nel breve, nell’arco di una settimana o meglio 15 giorni per capire come le cose evolvono e aprire poi a uno step successivo. Ovviamente senza arrivare fino a luglio”. La sensazione circolante è che se nel giro di un paio di settimane, forse un mese, i contagi dovessero ulteriormente diminuire e nel contempo, le vaccinazioni progredire in maniera importante, si possa decidere di spostare l’inizio del coprifuoco se non addirittura toglierlo per l’estate.