Arrivano importanti aggiornamenti sul militare americano in fuga che nella giornata di martedì è stato arrestato con l’accusa di sconfinamento in Corea del Nord. Travis King ha infatti varcato volontariamente il 38esimo parallelo il giorno in cui doveva essere rimpatriato per ragioni disciplinari e un’ulteriore conferma è arrivata dal colonnello Isaac Taylor, portavoce delle Forze armate statunitensi di stanza in Corea del Sud.



“Un membro del contingente statunitense ha attraversato volontariamente e senza autorizzazione la linea di demarcazione verso la Repubblica Popolare Democratica di Corea”, le parole del colonnello riportate da Repubblica: “Riteniamo che sia attualmente sotto la custodia della Corea del Nord e stiamo lavorando con le nostre controparti per risolvere questo incidente”. La ricostruzione ha trovato conferme anche nel capo del Pentagono Lloyd Austin.



Corea del Nord, arrestato militare Usa in fuga

Il rischio di una crisi diplomatica tra Washington e Pyongyang è alto, anche il presidente Joe Biden si dice “preoccupato”. Il militare in questione stava partecipando a un tour organizzato alla Joint Security Area a Panmunjom, il confine più blindato e controllato sulla faccia della Terra. Non è ancora chiaro cosa abbia spinto Travis King a varcarlo. Ciò che è noto è che l’uomo era stato detenuto due mesi per cattiva condotta e stava per essere rispedito negli States. Ma non ha preso il volo previsto: “La scorta non aveva il biglietto e non è stata autorizzata a superare i controlli, così King ha proseguito da solo”, la conferma di Abc. Lasciato il terminal, il soldato avrebbe preso parte a  un tour verso il confine. Secondo un testimone, King avrebbe riso prima di correre via: “All’inizio ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto, ma quando non è tornato ho capito che non lo era”.

Leggi anche

SCENARIO TRUMP/ Solidarietà e fratellanza, “l’intreccio” che può ancora salvare un’America divisa