La guerra in Ucraina sembra essere vicina all’ennesima – potenzialmente drammatica – svolta con la conferma da parte della Corea del Nord dell’invio di truppe sul territorio ucraino occupato dalla Russia per sostenere lo sforzo militare del Cremlino: una situazione esplosiva che potrebbe facilmente (e nella peggiore delle ipotesi anche rapidamente) portare ad un’escalation che finirà per mettere il mondo occidentale contro un sempre più forte e strutturato blocco formato da Russia, Cina e Corea del Nord. La notizia dell’invio di truppe è stata confermata anche da un portavoce del Pentagono, e seppur non ci siano conferme sul numero effettivo di soldati che verranno inviati in Donetsk o sul loro operativo sul campo di battaglia; l’ipotesi che i primi militari nordcoreani saranno già disponibili dal prossimo mese.
Per comprendere l’origine di questa pseudo alleanza Pyongyang-Cremlino dobbiamo tornare indietro nel tempo alla settimana scorsa, quando Vladimir Putin ha incontrato il suo omologo nordcoreano Kim Jong Un in uno dei suoi pochissimi viaggi fuori dal territorio russo dall’inizio del conflitto ucraino. I leader della Corea del Nord e della Russia – spiega il Kyiv Post – hanno siglato un accordo sul modello dell’Articolo 5 della Nato che prevede la fornitura di “assistenza militare e di altro tipo con tutti i mezzi” nel caso uno dei due stati sia “in guerra a causa di un’invasione armata” da parte di stati terzi; quale è l’Ucraina sui territori occupati (e formalmente annessi) dai russi dopo l’inizio del conflitto.
L’ex parlamentare russo lancia l’allarme: “Anche la Cina collabora in Ucraina con la Russia e la Corea del Nord”
Insomma, con l’invio di truppe si salda ulteriormente il già stretto legame tra la Russia e la Corea del Nord che fino ad ora ha già fornito al suo alleato qualcosa come due milioni di proiettili, razzi e missili balistici per il suo sforzo bellico in Ucraina occupando la (scomoda) posizione dell’unico alleato del Cremlino. Non arrivano commenti ufficiali da nessuno dei due leader e mentre la Cina si tiene in disparte – ma arriveremo anche a lei tra poche righe -, il portavoce del Pentagono Pat Ryder ha espresso la sua preoccupazione con i giornalisti, sottolineando che gli 007 americani stanno tenendo sotto stretto controllo l’alleanza tra Russia e Corea del Nord e – soprattutto – la situazione in Ucraina.
Ad evocare la Cina è stato Ilya Ponomarev (ex membro del parlamento russo interpellato dal Daily Express britannico) che sottolineando come “la Corea del Nord [sia] uno dei partner chiave della Russia” ha ricordato che assolve anche all’importante compito di “ponte con la Cina“: “Essenzialmente tutto l’equipaggiamento militare fornito [da Pyongyang] è stato sviluppato dai cinesi per i nordcoreani” con il chiaro intento di “non incorrere in sanzioni secondarie da parte degli Stati Uniti”. In altre parole, la Cina fornirebbe indirettamente supporto alla causa del Cremlino attraverso i nordcoreani, aggirando le sanzioni americane che non possono colpire in nessun modo una isolatissima Pyongyang.