La Corea del Nord ha lanciato dalle 11:13 alle 12:05 ora locale di ieri due missili balistici nel mar del Giappone. A dare l’allarme, come riportato dal Corriere della Sera, sono state le forze armate della Corea del Sud. “I nostri militari hanno rafforzato la sorveglianza e la vigilanza cooperando strettamente con gli Stati Uniti e mantenendo una posizione di piena prontezza”, hanno affermato fonti interne.
I due missili, in base a quanto riferito da un funzionario del Governo rimasto anonimo all’emittente pubblica locale Nhk, sarebbero atterrati al di fuori della Zona economica esclusiva (Zee), ovvero la zona di mare adiacente alle acque territoriali in cui uno Stato costiero ha diritti sovrani per la gestione delle risorse naturali, giurisdizione in materia di installazione e uso di strutture artificiali o fisse, ricerca scientifica, protezione e conservazione dell’ambiente marino. La Corea del Sud condivide una parte di essa, in regime comune, con il Giappone.
Corea del Nord lancia missili balistici in Mar del Giappone: non è la prima volta
Il lancio dei missili balistici nel mar del Giappone non è comunque un evento inedito da parte della Corea del Nord nella storia recente. Nell’anno che sta per volgere al termine, infatti, i razzi inviati dal Paese di Pyongyang sono stati 35, inclusi quelli delle scorse ore. Di questi, ben 16 tra settembre e novembre. L’attività si è dunque intensificata in questi mesi. È per questo motivo che in Corea del Sud è scattata l’allerta.
Il Governo nord-coreano potrebbe infatti rappresentare una minaccia seria per i Paesi avversari, in quanto sta da tempo tentando di sviluppare delle nuove armi strategiche con l’obiettivo di accelerare i suoi programmi nucleari e missilistici. È in questo contesto che si inseriscono anche i lanci dei missili balistici, anche intercontinentali. Alcuni giorni fa, inoltre, c’era stato il test di un motore a combustibile solido che, secondo gli esperti, consentirebbe un decollo più rapido e più mobile di questi ultimi.