La Corea del Nord ha comunicato di aver formalmente riconosciuto l’indipendenza delle due “repubbliche popolari” separatiste dell’Ucraina, Donetsk e Luhansk. Le due repubbliche filorusse nell’Ucraina orientale, prima di oggi, erano state riconosciute solamente da altre due potenze nel mondo: Russia, alla vigilia della guerra, e Siria. Il ministro degli Esteri nordcoreano Choe Son-hui ha inviato nella giornata di mercoledì le lettere agli omologhi della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) e della Repubblica popolare di Luhansk (Lpr).
Come riferisce l’agenzia ufficiale Kcna, nella lettera inviata ai ministri degli esteri di Donetsk e Luhansk le repubbliche separatiste del Donbass vengono informate della decisione di Pyongyang “di riconoscere la loro indipendenza” e viene espressa “la volontà di sviluppare le relazioni da Stato a Stato con quei paesi nell’idea di indipendenza, pace e amicizia”. Una decisione che l’Ucraina non ha preso bene, rispondendo con lo stop dei rapporti istituzionali.
Stop ai rapporti tra Ucraina e Corea del Nord
Sempre nella giornata di mercoledì, la stessa in cui la Corea del Nord ha scelto di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste filorusse dell’Ucraina, proprio la nazione guidata da Zelenesky si è mossa in direzione contraria rispetto a Pyongyang. Infatti, in risposta alla mossa della Corea del Nord di riconoscere Donetsk e Luhansk come repubbliche separatiste, che era stata anticipata dalla sua ambasciata a Mosca, l’Ucraina ha annunciato l’interruzione di tutti i rapporti diplomatici con Pyongyang. Il motivo proprio la netta opposizione sul riconoscimento delle regioni separatiste, come spiega l’Ansa.
Inoltre di recente, la Corea del Nord aveva sottolineato i suoi stretti legami con la Russia, nonostante in passato abbia condannato formalmente la sua invasione dell’Ucraina. Da Pyongyang la colpa della crisi tra Mosca e Kiev e la conseguente guerra viene attribuita alla “politica egemonica” degli Stati Uniti e dell’Occidente.