COREA DEL NORD RISPONDE AL SOTTOMARINO USA IN SUD COREA: “POSSIAMO USARE L’ATOMICA”

Se già non bastava la polemica esplosa negli ultimi giorni con il soldato americano Travis King arrestato dalla Corea del Nord per aver (volontariamente) superato il confine senza permesso, all’orizzonte riappare la pericolosa “guerra nucleare” minacciata che ha ripreso a macinare allarmi dopo le mosse militari di Usa-Corea e Pyongyang. «Il dispiegamento statunitense di risorse strategiche nucleari, tra cui un sottomarino dotato di armi nucleari, soddisfa le nostre direttive per l’uso di armi nucleari»: così dichiara in una nota il ministro della Difesa del regime nordcoreano, Kang Sun Nam.



Nasce tutto dall’arrivo due giorni fa nella base militare di Busan in Sud Corea di un sottomarino nucleare americano, un chiaro “monito” a Kim Jong-un lanciato dall’alleanza nel Pacifico appena consolidata tra Giappone, Sud Corea e Giappone: l’arrivo del sommergibile della Marina Usa viene considerato dalla Corea del Nord come una “soglia superata” per poter legittimare l’uso della bomba atomica. «Attraverso questo comunicato stampa, ricordo alle forze armate statunitensi il fatto che la visibilità sempre crescente del dispiegamento del sottomarino nucleare strategico e di altre risorse strategiche può rientrare nelle condizioni che consentono l’uso delle armi nucleari specificate nella legge della Repubblica democratica popolare di Corea sull’uso della forza nucleare», si conclude il proclama del regime comunista nordcoreano.



LA “GUERRA” DEI SOTTOMARINI IN COREA, ALLARME GUERRA NUCLEARE

Era da decenni che mezzi come il sottomarino Usa ora a Busan non facevano capolino nell’altra parte del Pacifico: dopo continui allarmi e minacce negli scorsi anni, con esercitazioni militari e lanci di missili nel Mar del Giappone, ora si rischia davvero l’escalation “aumentata” dopo la mossa Usa e la contro-risposta di Kim Jong-un. Gli Usa con l’invio del sommergibile presso il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol intendono confermare la deterrenza estesa degli Usa nei confronti di Seoul, come dichiarato dal coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale americano per gli affari dell’Indo-Pacifico Kurt Campbell in visita in Corea del Sud.



L’alto esponente del Governo americano ha aggiunto che il sottomarino lanciamissili di classe Ohio della Marina degli Stati Uniti – l’USS Kentucky – fa scalo a Busan «42 anni dopo che l’USS Robert E. Lee fece un analogo scalo a marzo 1981». L’invio del sottomarino però non è una novità assoluta in quanto già era previsto nella “Dichiarazione di Washington” firmata negli Usa da Biden e Yoon Suk-yeol, come possibilità di crescita delle risorse strategiche americane nella penisola coreana e al contempo un “deterrente” dissuasivo nei confronti del Nord Corea di Kim Jong-un. «Renderemo impossibile per la Corea del Nord anche solo pensare ad una provocazione nucleare. Abbiamo chiaramente avvertito che se lo farà porterà alla fine del suo regime», ha detto solo due giorni fa il Presidente sudcoreano in un discorso a bordo del sottomarino americano.