La Corea del Nord ha effettuato un nuovo test missilistico, in barba ai divieti. Questa volta ha testato un «sistema d’arma nucleare sottomarino», e l’esercitazione militare è giunta come risposta alle esercitazioni navali congiunte fra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, e che hanno riguardato una portaerei a stelle e strisce a propulsione nucleare, così come scrive il Corriere della Sera nella sua edizione online. Come specificato dal ministero della difesa della Nord Corea, così come riportato dall’agenzia di stampa statale Kcna, le esercitazioni di cui sopra stavano «minacciando seriamente la sicurezza» del Paese, di conseguenza Pyongyang «ha condotto un importante test del suo sistema d’arma nucleare sottomarino Haeil-5-23 in fase di sviluppo nel Mare orientale della Corea».
Il test sul nuovo missile nucleare sottomarino giunge in una settimana di alta tensione fra le due Coree, dopo che Kim jong-un ha tentato di spostare i confini della propria nazione nel Mar Giallo, codificando inoltre la minaccia tramite riforma costituzionale di invadere il Sud. L’Agi, ha riguardo, parla di “rottura quasi irreparabile” fra le due nazioni confinanti con il pericolo di una guerra nucleare. Questo quanto scrive South China Morning Post, autorevole quotidiano di Hong Kong, sottolineando anche gli allarmi degli esperti americani, secondo cui le continue minacce del leader nordcoreano potrebbero non essere solo delle “tipiche spacconate” dello stesso.
COREA DEL NORD TESTA ARMA NUCLEARE SOTTOMARINA: ALTA TENSIONE PYONGYANG-SEUL
Pronta la replica di Seul che ha fatto sapere che è pronta a reagire con una risposta “molte volte più forte”, sottolineando le “schiaccianti capacità di risposta” delle sue Forze armate. La questione della Nil, un confine marittimo tracciato in maniera unilaterale dopo la guerra di Corea del 1950-53, è riconosciuta dal Sud ma non dal Nord, secondo cui invece il proprio Paese si estenderebbe più in giù della suddetta linea situata al largo della costa occidentale.
“Il fatto che Kim abbia dichiarato ufficialmente di aver abbandonato la politica di riunificazione dei suoi antenati suggerisce che le relazioni intercoreane hanno raggiunto un punto di rottura quasi irreparabile”, le parole a This Lim Eul-chul, professore dell’Università di Kyungnam, che si è detto inoltre “preoccupato” che le iniziative di Kim “aumentano seriamente il rischio di scontri armati nel Mar Giallo”, conteso con il Sud.