51 milioni di abitanti della Corea del Sud si sono ritrovati più giovani “per legge”. Le disposizioni normative sono appena entrate in vigore e stabiliscono che “tutte le aree giudiziarie e amministrative” del Paese adotteranno d’ora in poi il sistema dell'”età internazionale”. I coreani dunque non dovranno più fare i conti con la differenza tra età coreana ed età del calendario. Questo servirà a ridurre “confusione e controversie sociali”, come dichiarato Lee Wan-kyu, ministro della legislazione del governo. La misura abbasserà anche i costi causati dall’adozione del doppio standard di età, come aveva promesso il presidente Yoon Suk-yeol a maggio, appena entrato in carica.



In Corea del Sud ci sono stati fino ad ora tre sistemi di calcolo dell’età. C’è infatti quella “internazionale”, che viene utilizzata nella maggior parte dei paesi ed è utilizzata nei contesti formali. C’è poi quella dell’”età coreana”, usata soprattutto in contesti meno formali, che assegna già alla nascita un anno in più. Il sistema prende origine dalla Cina: i bambini hanno un anno già nel giorno in cui nascono e ogni primo gennaio, se ne aggiunge uno. Infine, c’è l’”età del calendario” che parte da zero e aggiunge un anno all’inizio di ogni nuovo anno.



Come si calcola l’età in Corea del Sud

Con l’introduzione dell’età internazionale in Corea del Sud, comunque, non verranno cancellati i vecchi sistemi di calcolo degli anni. Infatti saranno ancora utilizzati in alcune circostanze, come ha affermato lo stesso governo. Tra questi ambiti c’è la scuola. Infatti i bambini in genere entrano nella scuola elementare a marzo dell’anno successivo al compimento dei 6 anni (età internazionale), indipendentemente dal mese del compleanno. Questo rimarrà uguale. Allo stesso modo saranno mantenute le leggi sui prodotti soggetti a limiti di età come l’alcol o il tabacco che si baseranno sull’anno di nascita e non sul mese.



Dunque, come spiega Rai News, una persona nata a gennaio e una nata a dicembre dello stesso anno, ma con 12 mesi di differenza, sono considerate coetanee e potranno iniziare a fare determinate cose nello stesso giorno, come andare a scuola o bere alcolici. Resteranno uguali anche le leggi sul servizio militare obbligatorio: le persone sono idonee in base all’anno di nascita. Secondo il ministro Lee “Sono questioni che è più facile gestire su base annuale e non saranno modificate”.