La Corea del Sud è finita recentemente al centro di una potenziale controversia con la Cina in merito alla sua posizione nei confronti di Taiwan, l’isola che si è dichiarata indipendente contro il favore del governo cinese che a più riprese ha minacciato e promesso la riconquista. Il pomo della discordia è stato un discorso fatto dalla presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, nel corso del quale ha presentato il primo sottomarino militare costruito interamente a livello nazionale, dall’azienda CSBC.



L’ipotesi è che la costruzione del sottomarino da parte di Taiwan sia stata favorita in qualche misura dalla Corea del Sud, soprattutto dopo che Taipei ha cercato di avviare per circa due decenni un programma per la costruzione del mezzo militare, cercando (senza successo) il supporto degli Stati Uniti. All’epoca furono i paesi europei ad evitare che gli USA trasferissero tecnologie e conoscenze a Taiwan, mentre ora la Corea del Sud ha formalmente accusato due persone di spionaggio industriale. L’idea è che i due indagati abbiano illecitamente trasferito tecnologie a Taipei, poi utilizzate per la costruzione del sottomarino.



Corea del Sud preoccupata di ritorsioni da parte della Cina

Dal con suo, ovviamente, la Corea del Sud si è detta completamente all’estraneo dell’accaduto e ha promesso che indagherà a fondo sulla questione. Non si tratta, inoltre, della prima volta in cui i coreani vengono accusati di spionaggio, e solamente nell’ultimo anno sono state denunciate tre differenti società, tutte nell’ambito del sottomarino ora ufficialmente prodotto, presentato e varato. Esemplificativo, in questo contesto, è il caso di Park Moo-sik, condannato al carcere e al pagamento di 1 miliardo di dollari.



Park Moo-sik, peraltro, è stato per diversi anni datore di lavoro dei due uomini accusati ora di spionaggio dalla Corea del Sud, ovvero la SI Innotec, produttrice di diverse parti del sottomarino DSME1400 della Daewoo, dal quale si ispira quello di Taipei. Dal conto loro le autorità sudcoreane temono, ora, una qualche ritorsione da parte della Cina, che costituisce il suo principale partner commerciale. Per certi versi, un controsenso, dato che un paese come la Corea del Sud, sempre assediata dall’avversario del Nord, dovrebbe preoccuparsi più della fuga di informazioni sensibili a carattere militare che dei rapporti commerciali con le altre potenze.