In Corea del Sud è stata approvata negli scorsi giorni una legge che farà “ringiovanire” i sudcoreani riducendo la loro età di un anno, se non addirittura due. A partire dal 2023 per più di 50 milioni di persone le lancette verranno tirate indietro di almeno 365 giorni come riferisce l’edizione online di SkyTg24.it, e all’origine di tale decisione vi è l’approvazione di alcune leggi attraverso cui diventerà effettivo il metodo internazionale basata sulla data di nascita, subentrando a quello tradizionale. Quest’ultimo è diverso rispetto a quello che si utilizza in gran parte dei Paesi, visto che vengono considerati sulla carta d’identità anche i nove mesi di gestazione del bimbo, di conseguenza ogni persona risulta essere più vecchia di quanto in realtà non lo sia.
I nove mesi di gestazione, inoltre, vengono arrotondati a 12, quindi quando una persona nasce in Sud Corea ha già un anno. “Un’altra peculiarità di questo sistema era che – aggiunge ancora Skytg24.it – superata la data in questione, l’individuo guadagnasse ogni successivo anno in corrispondenza del Capodanno anziché dell’anniversario di venuta al mondo”. I bambini nati il 31 dicembre compivano così due anni in un colpo solo il giorno successivo, e saranno loro quelli che beneficeranno della doppia riduzione di anni.
COREA DEL SUD, LEGGE CHE DIMINUSCE ETA’ POPOLAZIONE: LA DECISIONE DEL NEO PRESIDENTE
In Corea del Sud, giusto per non farsi mancare niente, esisteva anche un secondo metodo per calcolare l’età, utilizzato solamente ai fine della coscrizione e per l’applicazione del divieto di bere alcol e di fumare: gli anni di una persona venivano calcolati da zero alla nascita per poi aumentare ad ogni Capodanno.
Dopo la sua elezione il presidente sudcoreano Noon Suk Yeol ha messo in atto quanto promesso in occasione della campagna elettorale, ovvero, l’emendamento dell’Atto civile e dell’Atto generale della pubblica amministrazione per unificare appunto i criteri di conteggio del Paese, che avrebbero tra l’altro potuto creare non poca confusione in merito alla fornitura di servizi assistenziali, medici e amministrativi. “La revisione mira a ridurre i così socio-economici non necessari perché le controversie legali e sociali, così come la confusione, persistono” sono le parole in parlamento di Yoo Sang-bum del People Power Party.