La Corea del Sud entra nella NATO? Una domanda più che mai lecita, visto e considerato che l’agenzia di spionaggio sudcoreana è divenuta la prima a livello asiatico ad annettersi al gruppo di difesa informatica dell’Alleanza Atlantica, come si legge in una nota del National Intelligence Service: “Abbiamo in programma di rafforzare le nostre capacità di risposta informatica a un livello di prim’ordine aumentando il numero del nostro personale inviato al Centro ed ampliando l’ambito della formazione congiunta”.



Come approfondisce “Il Messaggero”, il Centro ingloba attualmente 32 Paesi, inclusi 27 della NATO: “Le minacce informatiche stanno causando grandi danni non solo agli individui, ma anche alle nazioni separate e anche a livello transnazionale, quindi una stretta cooperazione internazionale è fondamentale”. Il nocciolo della questione risiede però nella reazione stizzita dei vicini di casa della Corea del Sud, vale a dire la Cina, che non ha affatto preso bene questo avvicinamento alla NATO…



COREA DEL SUD NELLA NATO? LA CINA NON CI STA: “COME L’UCRAINA…”

Sempre “Il Messaggero” rivela a tal proposito che Hu Xijin, ex direttore del Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, ha asserito quanto segue, a proposito dell’avvicinamento della Corea del Sud alla NATO: “Se la Corea del Sud prenderà una strada per diventare ostile nei confronti dei suoi vicini, la fine di questa strada potrebbe essere l’Ucraina. Dichiarazioni che fanno il paio con quelle rilasciate il 29 aprile scorso da un portavoce del Ministero degli Esteri cinese, che ha “benedetto” i legami con la Russia come “un nuovo modello di relazioni internazionali”.



Ciò che rimane da capire, adesso, è se il conflitto esploso il 24 febbraio scorso in landa ucraina abbia avuto un peso nell’accelerare l’adesione della Corea del Sud alla NATO. Infatti, la NIS sudcoreana aveva depositato istanza di ingresso nel gruppo tre anni fa e ha preso parte anche ai due recenti “Locked Shields”, vale a dire il più grande esercizio internazionale di difesa cibernetica a fuoco vivo del mondo. Soltanto il tempo potrà fornire spiegazioni ulteriori e regalare ulteriori scenari, fors’anche di matrice geopolitica.