La situazione Coronavirus nei principali Paesi d’Europa non è affatto rassicurante. Gli ultimi dati parlano di un nuovo boom di casi positivi nelle 24 ore. Nuovo picco in Gran Bretagna dove si è registrato il record dallo scorso maggio con 6.874 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. I decessi salgono a 40 mentre altro record è quello legato ai tamponi con oltre 245mila test eseguiti tale da rappresentare il numero più alto in Europa. Attualmente le persone ricoverate in ospedale e in terapia intensiva sono inferiori rispetto a quelle registrate in Italia ovvero 1.616 (contro 2.737) e 228 (contro 244). Passando alla Spagna la situazione non migliora: i nuovi casi di Coronavirus sono 12.272 registrati nelle ultime 24 ore. E’ quanto riporta El Pais citando i dati del ministero della Sanità. Nel Paese il totale dei casi positivi dall’inizio della pandemia sale a 716.481 mentre i morti sono in tutto 31.232. Ed ecco il dato che sconvolge, ovvero quello relativo alla Francia dove si registra un altro boom di casi dopo quelli di ieri fermi a 16mila. Oggi sono quasi 21mila, precisamente 20.940, stando a quanto reso noto da Le Figaro, mentre i morti sono in tutto 52 nelle sole ultime 24 ore. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CORONAVIRUS SPAGNA: IL PUNTO

Coronavirus Spagna, Francia e Inghilterra: il punto sull’emergenza sanitaria nei principali Paesi europei. Se l’Italia sta riuscendo a contenere l’aumento di casi positivi, negli altri Stati c’è da registrare quasi ovunque l’avvio della seconda ondata di contagi. Particolare attenzione va alla situazione della Spagna, dove è stato registrato il record di infettati: 700 mila positivi da inizio epidemia. Come reso noto dal Ministero della Salute di Madrid, giovedì sono stati rilevati 10.653 nuovi contagiati e 84 morti, bilancio totale di 704.209 infettati e 31.118 decessi. In alcune comunità è stata predisposta la zona rossa e sono in corso valutazioni per la possibile attuazione di nuovi restringimenti. El Pais spiega che la Comunità di Madrid sta studiando l’estensione della chiusura di bar e ristoranti alle ore 22.00. Per evitare un nuovo esponenziale aumento di casi, sono state vietate manifestazioni e cortei: l’ultima è la manifestazione indetta da gruppi di negazionisti della pandemia in programma domani in Plaza de Colon.



CORONAVIRUS FRANCIA: 16 MILA NUOVI CASI

E arrivano importanti aggiornamenti anche sull’emergenza coronavirus in Francia. Ieri il Paese transalpino ha registrato 16.096 nuovi casi positivi, cifra record dal lancio di test su larga scala. Il bilancio dei decessi è salito invece di 52 vittime, per un totale di 31.511 morti dall’inizio dell’epidemia. Mercoledì il governo ha annunciato nuove misure di restrizione e c’è particolare attenzione sulla tenuta degli ospedali: solo negli ultimi sette giorni sono stati ricoverati 4.258 persone, 718 in terapia intensiva. I dati del Public Health France riporta inoltre l’esponenziale aumento di cluster nel Paese: 1.091 focolai, +95 rispetto alla precedente rilevazione, di cui 207 identificati nelle case di cura. Questa la nota del Ministero della Salute: «Il virus continua a circolare ampiamente tra i giovani e c’è da registrare il continuo aumento dei casi tra le persone con più di 65 anni. In aumento le segnalazioni di episodi di Covid-19 che si sono verificati nelle case di cura e l’aumento del numero di decessi, che confermano i segnali di allarme individuati per diverse settimane».



CORONAVIRUS INGHILTERRA: NUOVE LIMITAZIONI

Emergenza coronavirus in Inghilterra, anche Londra non è stata risparmiata dal repentino aumento di casi positivi nell’ultimo periodo. Per questo motivo, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato nuove restrizioni per contenere l’esponenziale crescita di infettati. Le nuove misure potrebbero durare addirittura sei mesi e tra i principali provvedimenti c’è quello legato allo sport: il governo ha infatti deciso di vietare gli sport di squadra al chiuso e di sospendere il ritorno dei tifosi allo stadio. Come già adottato in Spagna, bar e ristoranti dovranno chiudere alle ore 22.00 e potranno effettuare solo servizio ai tavoli. Per il momento è scongiurato un ritorno al lockdown totale, ma Boris Johnson ha messo in risalto che molto dipenderà dall’evoluzione della curva epidemia nel corso delle prossime settimane. Scuole e aziende resteranno assolutamente aperte, anche se viene incentivata la possibilità di ricorrere allo smart working ove possibile.