Caos al Bataclan. Il coro “Free free Palestine!”, che poche sere fa si è alzato durante il concerto di un gruppo tedesco-siriano nella discoteca parigina nota in tutto il mondo per l’attacco terroristico jihadista che otto anni fa provocò la morte di 90 persone, ha provocato sdegno nelle famiglie delle vittime. Probabilmente la mente di quei genitori, figli o fratelli, che il 13 novembre 2015 hanno perso i loro cari, sarà immediatamente tornata alla strage compiuta per mano dell’Isis. Il massacro di Hamas del 7 ottobre, durante il quale 400 ragazzi sono stati uccisi dai miliziani islamisti, infatti, avrà riaperto vecchie ferite tra i francesi.



“I terroristi del 7 ottobre e coloro che hanno ucciso mia figlia al Bataclan hanno le stesse convinzioni e lo stesso modo di procedere” ha dichiarato ai microfoni di i24News, canale d’informazione israeliano, Patrick Jardin, padre di Nathalie, 31enne che perse la vita al Bataclan, entrato in politica con la destra di Zemmour. “Io sostengo Israele che si difende” ha detto Jardin. Il suo augurio è che lo Stato ebraico riesce a battere Hamas. Qualcun altro chiede che il Bataclan venga chiuso e resti solamente un luogo dedicato alla memoria. Altri, invece, sostengono che i fatti del Bataclan siano il segno di una resa culturale.



Proteste anche in Belgio

Anche in Belgio è nata una discussione simile a quella scaturita in Francia dopo il coro pro Gaza al Bataclan. A far discutere, a Bruxelles, è l’orazione in Parlamento di un imam pakistano. Darya Safai, deputata di origini iraniane che era stata arrestata per aver preso parte alle proteste studentesche e che nel 2019 è stata eletta con “Nuova Alleanza Fiamminga”, partito di destra, ha scritto: “Incredibile. Al Parlamento di Bruxelles un uomo barbuto che canta i versetti del Corano. Questo imam radicale pakistano, Muhammad Ansar Butt, guida la preghiera islamica al Parlamento di Bruxelles. Quale può essere stato il motivo per cui questo estremista ha ricevuto un premio dal Segretario di Stato per le Pari opportunità di Bruxelles?”.

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