Aumenta il bilancio dei morti coronavirus in Cina ma non solo. Nelle scorse ore si è spento il regista Chang Kai, contagiato dal virus che non ha lasciato scampo né a lui né alla sua famiglia: si è salvato solo il figlio che vive all’estero, a Londra. Poco prima di morire, il cineasta aveva scritto sul web: «Addio a quelli che amo e a quelli che mi hanno amato». Primi morti per coronavirus anche in Iran: come riporta l’Ansa, i due pazienti ricoverati a Qom non ce l’hanno fatta. A darne conferma il viceministro della Sanità, che ha specificato che le vittime erano in età avanzata e con deficienze immunitarie. Si avvicina, infine, il rientro in Italia dei connazionali bloccati sulla Diamond Princess, ecco le parole del ministro Luigi Di Maio: «Decollato alle 19.08 il Boeing dell’@ItalianAirForce che recupererà in Giappone gli italiani sulla Diamond Princess. Al lavoro per i nostri connazionali che presto torneranno in Italia e verranno sottoposti a specifico protocollo sanitario. Monitoriamo h24 l’evoluzione dei fatti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CORONAVIRUS, COREA DEL SUD: DONNA CONTAGIA 15 PERSONE
“Sono tornato dalla Cambogia, ero sulla nave in cui è stato segnalato un caso di coronavirus. Cosa devo fare?”. Queste le parole, più o meno rilasciate dal paziente rientrato a Sanremo nelle scorse ore dopo essere sceso dalla nave da crociera Westerdam che ha attraccato in Cambogia senza alcun controllo. Il nostro connazionale ha detto di essersi auto-isolato in casa, e recandosi in pronto soccorso al suo arrivo ha chiesto spiegazioni al personale medico sanitario: “ditemi come devo comportarmi”. Nel frattempo sono aumentate le vittime da coronavirus ma per la prima volta i pazienti guariti hanno superato i nuovi contagiati. Il virus cinese si è diffuso al 90% in Cina, ma non mancano casi in altre nazioni del mondo, come ad esempio nella vicina Corea del Sud, dove, nelle ultime ore, sono stati confermati altri cinque casi, per un totale di 51 infetti. Di questi pazienti il 31esimo è considerato un super diffusore, visto che si ritiene che da solo abbia contagiato almeno altre 15 persone, ed entrando in contatto con 166. Si tratta di una donna molto attiva nella parrocchia cristiana di Daegu. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS: ITALIANI SU DIAMOND PRINCESS VERSO IL RITORNO IN ITALIA
Gli italiani bloccati a bordo della nave da crociera giapponese, Diamond Princess, stanno per rientrare a casa. Nelle scorse ore il ministro della Salute, Roberto Speranza, a riguardo, ha specificato: “Iniziata task force coronavirus – si legge sul suo Twitter ufficiale – ieri notte è partito il volo per il Giappone per recuperare gli italiani della Diamond Princess. Grazie al nostro personale sanitario – ha aggiunto e concluso – per il lavoro straordinario che sta facendo”. Intanto si trova a Sanremo il cittadino italiano sbarcato dalla Westerdam, altra nave da crociera che ha attraccato in Cambogia senza praticamente alcun controllo. Il nostro connazionale è stato sottoposto ad un periodo di isolamento volontario presso il proprio domicilio, anche se risultato negativo al coronavirus. A comunicarlo è stata l’Alisa, l’Agenzia ligure per la sanità. Ribadiamo che non si tratta di un caso sospetto, ma le misure a cui lo stesso verrà sottoposto sono solamente a titolo cautelativo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS ITALIA E MONDO, 2004 MORTI E 74MILA CONTAGI
Come ogni giorno da ormai un mese a questa parte, bisogna aggiornare il numero dei morti da coronavirus. Gli ultimi dati ufficiali parlano di 2004 vittime e di ben 74.185 contagi. Nella sola giornata di ieri sono stati registrati quasi 12mila pazienti in più, ed in totale vi sono 136mila pazienti sotto osservazione in quanto a stretto contatto con gli ammalati. Inoltre, nelle ultime 24 ore, sono state dimesse 1266 persone. Ad Hong Kong si registra la seconda vittima, mentre in Corea Del Sud sono 15 i nuovi pazienti risultati essere positivi al virus cinese, per un totale di contagiati che è salito a 46. Intanto sono iniziate le operazioni di evacuazione della Diamond Princess, la nave da crociera giapponese da settimane al largo della baia di Yokohoma. Tutti i passeggeri risultati non infetti stanno lasciando l’imponente imbarcazione, circa 500 persone. Sono invece 542 i passeggeri contagiati che sono già stati trasferiti nei centri medici specializzati della zona. Ricordiamo che sulla nave vi sono 35 nostri connazionali, fra cui uno infetto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS: CONTAGIATO PASSEGGERO ITALIANO SU DIAMOND PRINCESS
La Protezione Civile ha confermato che un cittadino italiano, un passeggero e non un membro dell’equipaggio, è rimasto positivo al test da Coronavirus e per questo motivo verrà valutato nei prossimi giorni il sistema ideale di quarantena a bordo della nave Diamond Princess ancora nel porto di Yokohama. «Abbiamo una riunione straordinaria per affrontare e risolvere il problema dei nostri connazionali che sono sulla nave Diamond Princess che porteremo a casa nei prossimi giorni con un volo straordinario dell’Aeronautica militare perché quello che sta avvenendo richiede il massimo sostegno ai nostri connazionali e il massimo aiuto ai governi che stanno affrontando questo sforzo» ha spiegato poco fa il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’ultimo aggiornamento sul contagio mondiale del Covid-19 parla purtroppo di 1875 morti, 73337 contagiati e 13124 ricoverati. Questo pomeriggio, a fronte di questi numeri, è intervenuto il Presidente cinese Xi Jinping dicendosi certo della tenuta dell’economia della Cina: «Abbiamo una forte resistenza, ampi margini per la domanda interna e solide fondamenta industriali». Preoccupano però i tanti casi a bordo della nave Usa ferma nel porto giapponese e su questo è intervenuto all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pierluigi Lopalco avvertendo della necessità di evacuare al più presto la nave da crociera: «sulla nave la possibilità di contagio è amplificata, complice lo spazio limitato. Anche i sistemi di ventilazione potrebbero favorire la diffusione del virus. Insomma, è necessario svuotare quella nave. Come ritrovarsi in un mega-condominio, confinati nelle stanze. O si resta per tutto il tempo chiusi dentro o c’è il rischio di contrarre l’infezione».
UN ITALIANO CONTAGIATO SULLA DIAMOND PRINCESS
Prosegue l’allarme Coronavirus per gli italiani e gli altri passeggeri a bordo nei giorni scorsi della nave in Cambogia: uno connazionale è già rientrato in Italia, i 2 italo-brasiliani sono ancora bordo della nave da crociera, gli altri due sono rientrati in Germania e Slovacchia. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, tutti e tre sono stati identificati e si trovavano già in isolamento volontario domiciliare dopo essere sbarcati dalla Westerdam negli scorsi giorni. Secondo quanto riportato dalla Cambogia, tutti i passeggeri sono stati fatti sbarcare a partire da venerdì con controlli sanitari effettuati sui 1200 e li ha autorizzati a rientrare nei rispettivi Paesi. La donna americana risultata poi infetta si era già trasferita in Malesia dove aveva poi in un secondo momento sviluppato i sintomi del Coronavirus mettendo così a forte rischio (e sotto polemica) il servizio di controllo dello stato cambogiano. Spostandosi di Paese ma non di emergenza, sulla nave da crociera Diamond Princess in Giappone vi sarebbe un italiano contagiato dal Coronavirus tra i 35 connazionali a bordo: lo ha reso noto la Protezione Civile, in contatto con i medici a bordo della nave, dove i casi salgono addirittura a 542 su 3.200 passeggeri (88 in più solo nell’ultimo giorno passato). A questo punto il ritorno in Italia potrebbe slittare di qualche giorno in attesa di capire bene la condizione di tutti gli altri connazionali.
ALLARME CORONAVIRUS IN CAMBOGIA
Mentre resta intatta l’emergenza a bordo della nave Princess Diamond in Giappone, esplode un secondo caso Coronavirus – ben più grave potenzialmente – in Cambogia: domani mattina l’aereo inviato dall’Italia andrà a recuperare i 35 italiani a bordo della nave ferma da 2 settimane nel porto di Yokohama ma ora alla Farnesina stanno valutando una seconda più grave situazione che riguarda la nave da crociera Usa Ms Westerdam. Ci sarebbero infatti anche 5 italiani tra i passeggeri sbarcati in Cambogia senza test né quarantena dopo un caso segnalato a bordo (e confermato questa mattina dalle agenzie internazionali) di contagio da Covid-19,. Una 83enne americana è risultata positiva al Coronavirus allo scalo malaysiano di Kuala Lumpur e dopo aver risalito le sue ultime ore si è scoperto che era parte del gruppo di 1200 passeggeri rimasti per giorni nei mari asiatici prima di poter sbarcare – senza controlli particolari – nel porto cambogiano di Sihanoukville. La Farnesina ha ricostruito che si tratta di 3 italiani e due italo-brasiliani: questi ultimi hanno fatto ritorno in Brasile mentre sono in corse le ricerche dei tre che potrebbero aver fatto già ritorno nel nostro Paese.
CORONAVIRUS, PRESTO IL RIMPATRIO DEGLI ITALIANI SU DIAMOND PRINCESS
L’uomo forte al potere in Cambogia dal 1985 – il premier Hun Sen – ha negato le accuse di negligenza mossegli dalla comunità internazionale e si è difeso così «Abbiamo dovuto aiutarli, abbiamo dovuto affrontare una crisi umanitaria». Il risultato è che ora potrebbero esserci potenzialmente 1200 persone con rischio di contagio addosso del terribile virus che ha già portato a 1873 morti e 73335 contagi (secondo le ultime stime della mappa online della John Hopkins University). «Siamo accusati di aver importato l’epidemia in Cambogia, ma nessun cittadino cambogiano è infetto», spiega ancora il presidente affermando che al momento un solo caso di Coronavirus è stato rilevato nel Paese, un turista cinese che ora tra l’altro sta bene. Ma il problema sono tutti quei passeggeri stranieri che hanno fatto ritorno nei propri Paesi dopo l’odissea di 10 giorni a bordo della Westerdam (con ben 5 porti asiatici che avevano rifiutato lo sbarco proprio per il rischio di contagio). Nel frattempo, tornando al fronte Diamond Princess, il Ministro Speranza ha fatto sapere stamani le condizioni cui torneranno gli italiani rimasti a bordo della nave in Giappone: «riteniamo che sia indispensabile una quarantena. Questo è in linea con l’impostazione ispirata al criterio di massima precauzione. Oggi faremo più di una riunione con gli esperti per capire la modalità più sicura per far tornare a casa questi italiani, costruendo una procedura di isolamento che consenta realizzare le migliori condizioni di sicurezza».