Sono saliti a 37 i casi di positività al Coronavirus nella casa di riposo di Cingoli, in provincia di Macerata. Tra loro anche due operatrici che lavorano nella struttura. Nella giornata di ieri, il sito del Comune di Cingoli aveva evidenziato la presenza di 29 ospiti positivi al Covid-19. Il risultato dei tamponi eseguiti lo scorso sabato era arrivato solo ieri ma a questi 29 si vanno ad aggiungere i 29 casi che si sono verificati dalla scorsa domenica nella casa di riposo per un totale di 37 persone positive al Coronavirus ed attualmente in isolamento in un’ala della struttura. La prima contagiata, come riferisce Il Resto del Carlino, era stata una donna di 89 anni, attualmente ricoverata nell’ospedale di Camerino. Il sindaco di Cingoli aveva provveduto a vietare l’ingresso alla casa di riposo ed aveva fornito i contatti dell’assessore ai servizi sociali Martina Coppari al quale rivolgersi per ottenere ulteriori informazioni. Il primo cittadino Michele Vittori ha parlato chiaramente di “situazione drammatica”, asserendo: “L’Asur non è stata in grado di portare in ospedale gli ospiti positivi della nostra casa di riposo. I malati sono stati visitati dai medici di famiglia: ci è stato detto che non si registrano dei sintomi (febbre, polmonite e apnea polmonare) che possano portare al ricovero ospedaliero”.



CORONAVIRUS, CASA DI RIPOSO DI CINGOLI: 37 CASI POSITIVI

Al dramma per l’elevato numero di contagi da Coronavirus nella casa di riposo si unisce ora un’altra problematica: “Non riusciamo a trovare nuovi operatori e infermieri”, ha detto il sindaco al quotidiano Il Resto del Carlino. Gli ospiti tuttavia necessitano di costante assistenza: “Abbiamo pochi operatori per quaranta ospiti. Il nostro ospedale, depredato di risorse dal mese di giugno, non è in grado di aiutare a spegnere questo vero e proprio focolaio”. Il primo cittadino lamenta l’assenza di risposte da parte delle autorità: “Sembra però che la situazione sia sfuggita di mano, nessuno è in grado di dare risposte”. A questo si affianca ancora il problema dell’assenza di mascherine. “Dobbiamo cercare di proteggere anche i pochi medici e infermieri che abbiamo: un medico e un’infermiera si sono ammalati. E anche loro lamentano la carenza di mascherine protettive e di tutto quanto deve essere buttato dopo un contatto con chi è affetto da Covid-19”, aggiunge il sindaco, chiedendo maggiore solidarietà. A Cingoli, intanto, continuano a salire i casi di contagio: fino a ieri erano 94 contagi, 36 in più rispetto al giorno prima, mentre altre 517 sono in isolamento domiciliare.

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