Sta combattendo da dieci giorni in terapia intensiva contro il Coronavirus e, nonostante la fatica e la stanchezza accumulate, ha trovato la forza di registrare un videomessaggio per l’Italia intera: lui è Gianni Zampino, un 40enne originario di Torino che ha contratto il Covid-19 e ora respira grazie all’ausilio dei macchinari. “Negli ultimi giorni questo virus mi ha stravolto la vita – racconta con il volto parzialmente coperto dalla mascherina dell’ossigeno –. Purtroppo non posso ancora respirare senza l’aiuto di questa maschera, mentre di notte devo portare un casco che mi permetta di respirare. Voglio fare questo video perché troppa gente prende sotto gamba questo maledetto Coronavirus. Una lotta durissima, nella quale lui ha già perso la persona più preziosa della sua vita: suo padre. “Fino a pochi giorni fa la mia vita scorreva tranquillamente. Avevo un lavoro, mi prendevo cura di mio papà, facevo tanto tanto sport e vedevo gli amici. Avevo una vita normale come quelli di tanti voi. Come tanti ho sottovalutato questo virus, ho pensato a un discorso politico, militare, a una bufala. Sinceramente però non ho fatto nulla per prendere questo virus che invece è entrato nel mio corpo e ha ucciso mio padre”.



CORONAVIRUS, 40ENNE POSITIVO: “NON SOTTOVALUTATELO, TI PRENDE I POLMONI”

Dalle parole e dallo sguardo del giovane Gianni traspaiono nitidamente tutta la sofferenza accumulata in questi giorni e tutta la sua volontà di impedire agli italiani di sottovalutare gli effetti e le conseguenze del Covid-19, che si sta rivelando forse più letale del previsto, come testimoniano le statistiche aggiornate dalla Protezione Civile di giorno in giorno e quelle provenienti dagli altri Stati mondiali. “Tutti dicono che questo virus è una normale influenza, ma non lo è – ha dichiarato il 40enne –. Entra dentro di te, si impossessa di te e ti prende i polmoni. La cosa più brutta è che non è conosciuto, come fai a sconfiggere un avversario che non conosci? C’è troppa ignoranza e troppe poche sono state le informazioni date.  Sembra un film horror, ma purtroppo è tutto vero. Il mio messaggio è di fare attenzione, di stare a casa questi 15 giorni: state con le vostre famiglie, giocate con i giochi di società, vedete un film, leggete un libro. Solo tutti insieme seguendo queste regole potremo riprendere la nostra vita in mano”.



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