Chi si sarebbe mai immaginato che il coronavirus avrebbe posto in quarantena Codogno e altri paesi del lodigiano? Un evento impensabile soltanto fino a pochi giorni fa, ma nel giro di 48 ore il quadro è drammaticamente cambiato nelle regioni del nord Italia, con l’epidemia che si è diffusa a macchia d’olio. Tutti in quarantena quindi, negozi e scuole chiuse, e isolamento per 50mila persone. Sembra di vivere in un film ma è la nuda e cruda realtà, un pugno sul naso che ha colpito i numerosi residenti della zona, compresi Angela e il suo compagno. La coppia di trentenni di Caserta, da luglio trasferitasi proprio a Codogno per lavoro, si sarebbe dovuta sposare nella giornata di ieri, sabato 22 febbraio. Peccato però che il virus cinese abbia rovinato tutto: “Il Comune ha chiamato venerdì il mio compagno – le parole a a Tgcom24 di Angela, 32 anni, docente di Crema – per avvertire che tutti gli uffici erano chiusi e che il matrimonio di sabato 23 era rimandato a data da destinarsi”.
CORONAVIRUS, SALTA MATRIMONIO A CODOGNO “TERRORIZZATI”
“Abbiamo subito bloccato i parenti in arrivo da tutta Italia – ha proseguito la ragazza – ma i miei genitori erano già qui. Mio padre ha bisogno di medicine, ma è tutto chiuso e al 112 mi hanno già fatto intendere di non chiamare troppe volte. Come dobbiamo fare?”. Al di là dell’amarezza e della rabbia per le nozze che non s’hanno da fare, Angela e compagno si dicono preoccupati per quanto sta accadendo in queste ore in Italia: “Siamo davvero preoccupati: della quarantena siamo stati avvertiti dall’ordinanza comunale; la scuola da Crema dove insegno ha poi emesso una circolare chiedendo ai docenti residenti nelle aree del focolaio di non presentarsi. E’ tutto accaduto all’improvviso, siamo preoccupati e lasciati a noi stessi”. Le ultime parole della povera casertana sono eloquenti: “Siamo terrorizzati da questo scenario che sembra peggiorare minuto per minuto”.