Tutti i timori pronunciati a voce più o meno bassa nelle scorse settimane sul pericolo di una diffusione del coronavirus in Africa rischiano di trasformarsi presto in una tragica realtà. Con le superpotenze mondiali impegnate in una sfida epocale, per il Continente nero la pandemia di Covid-19 potrebbe diventare una minaccia esistenziale. Lo ha chiarito senza utilizzare mezzi termini Rebecca Moeti, direttrice regionale dell’Oms per l’Africa, che ha dichiarato: “C’è un’evoluzione drammatica dell’epidemia, con un aumento geografico del numero dei Paesi e anche del numero dei contagiati”. Moeti ha aggiunto che in questo momento in Africa ci sono “39 Paesi con circa 300 casi al giorno” e inoltre “le misure di isolamento sono difficili da adottare dove c’è una vita comunitaria molto forte”.



CORONAVIRUS AFRICA, OMS: “SALVARE TUTTI O NESSUNO E’ SALVO”

Quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità valuti seriamente la minaccia coronavirus per l’Africa lo si intuisce non soltanto dalle forti dichiarazioni della direttrice regionale ma anche da quelle di Michael Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms. Suonano come un memento le parole del funzionario: “L’Oms ha uffici in ogni Paese partner in Africa. E qui abbiamo sostenuto la pianificazione nazionale contro il coronavirus. Stiamo cercando anche di dare più sostegno in termini di equipaggiamento medico. Tutti i Paesi hanno bisogno di aiuto. Ma il nord del mondo deve muoversi per aiutare il sud del modo. Nessuno è salvo finché tutti sono salvi”. Un po’ come dire: le superpotenze globali non si illudano di poter pensare soltanto ai loro problemi. Il coronavirus è democratico: colpisce tutti, senza guardare in faccia alla ricchezza o alla povertà di questo o quell’altro Stato.

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