Sono cinque i casi di Coronavirus accertati tra i dipendenti della sede Rai di Saxa Rubra a Roma. E’ quanto riferisce l’edizione online de Il Gazzettino che specifica come tre di questi sarebbero riconducibili al cluster del San Raffaele Pisana mentre altri due sarebbero stati individuati grazie ai test sugli asintomatici. Stando a quanto appreso, nelle ultime ore sono stati eseguiti tamponi a tappeto su tutto il personale della struttura. L’allarme era scattato la scorsa settimana in seguito alla notizia del primo caso positivo derivante dal cluster del San Raffaele. Nel pomeriggio di domenica 7 giugno, secondo l’Adnkronos, sarebbe partita una indagine interna al fine di mappare i contatti diretti. I dipendenti che sarebbero potuti entrare in contatto con il positivo sono stati sentiti privatamente dal superiore della propria struttura e sottoposti telefonicamente ad un questionario per valutare se si sia o meno trattato di un contatto “a rischio”. Nella tarda serata dello stesso giorno è poi giunta la mail della Task Force aziendale anti-Covid, nella quale si leggeva che è stato “riscontrato un caso di positività di un dipendente che lavora nell’ambito della Direzione Produzione Tv presso la sede di Saxa Rubra”.



CORONAVIRUS AL CENTRO RAI SAXA RUBRA: 5 DIPENDENTI POSITIVI

In seguito alla mail, la Task Force nei giorni scorsi ha comunicato di aver provveduto immediatamente ad avviare tutte le necessarie misure di sicurezza “incluso l’avvio dell’igienizzazione degli ambienti di lavoro che avverrà durante la notte”. In via preventiva ha anche annunciato di aver posto “in regime di permanenza domiciliare otto colleghi che hanno dichiarato di avere avuto contatti stretti con il dipendente”. A distanza di alcuni giorni però si assiste ad un aumento dei casi di positività presso la sede di Saxa Rubra ma al momento, si precisa, non ce ne sarebbero altri anche se l’azienda avrebbe già provveduto allo svolgimento di tutti i test compresi quelli sierologici. L’ultima comunicazione da parte della Task Force è quello dello scorso sabato che annuncia: “A seguito del tracciamento sviluppato dalla Asl Roma 1, quest’ultima aveva messo in isolamento 9 colleghi a cui sono stati eseguiti i tamponi. Parallelamente alla Asl, l’Azienda si è attivata, secondo le procedure adottate sin dall’inizio dell’emergenza Covid, eseguendo un tracciamento più ampio dei contatti. Sono quindi stati individuati ulteriori 60 colleghi per i quali avevamo iniziato lo screening sierologico”. Quindi sarebbe stato chiesto alla regione Lazio ed alla Asl “di poter accedere ad ulteriori test tampone ad iniziare dai 60 colleghi per cui erano in corso i test sierologici”. nella giornata di sabato è giunta la comunicazione degli ulteriori due positivi che hanno fatto salire i casi a 5.

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