L’aumento del 20% delle richieste di cibo registrate dal Banco Alimentare a livello nazionale, con punte fino al 40%, come in Campania, ha spinto il ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, a lanciare la proposta di un Coordinamento alimentare per l’assistenza agli indigenti.
Raggiunta telefonicamente dall’ANSA, la Bellanova ha spiegato che grazie all’iniziativa di migliaia di volontari, a sostegno degli enti caritativi, è garantito in questo momento così drammatico il sostegno ai più deboli. Una iniziativa, quella della società civile, che il ministro vuole sostenere e rafforzare garantendo ai volontari i necessari presidi di sicurezza sanitaria: “Come Ministero stiamo lavorando per aumentare subito le quantità di cibo da distribuire, ma serve uno sforzo collettivo istituzionale mai fatto prima. Le immagini drammatiche che arrivano dalle nostre città ci dicono che, certo, la priorità è l’emergenza sanitaria a cui bisogna fare fronte in tutti i modi. Contemporaneamente rischia di ingenerarsi una emergenza alimentare che dobbiamo impedire in tutti i modi”.
ALLARME BANCO ALIMENTARE, SUBITO UN COORDINAMENTO: STANZIATI 50 MILIONI
Il ministro Bellanova ha spiegato come si svilupperà l’intervento del governo a sostegno degli indigenti: nell’ultimo decreto Cura Italia è stato stanziato un fondo di 5o milioni da destinare ai più poveri. L’idea del ministro è di usare il Coordinamento per sfruttare tutti gli strumenti a disposizione, coinvolgendo mense scolastiche ora ferme e la ristorazione più in generale. “Su questo sto inviando una proposta al Presidente Conte, conclude la Bellanova, da discutere nel più breve tempo possibile. Va fatto di tutto per non lasciare solo nessuno. Insieme ce la faremo“.
Positivo anche il commento del presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Giovanni Bruno, sull’iniziativa del Mipaaf: “Plaudiamo a questa iniziativa del ministero che raccoglie una preoccupazione che in queste settimane tutte le organizzazioni Banco Alimentare hanno registrato nel loro lavoro sul territorio, a favore delle 7.500 strutture caritative che assistono le persone nel loro bisogno alimentare. Condividiamo – aggiunge il presidente – la proposta di istituire un Coordinamento alimentare per l’assistenza agli indigenti al quale possiamo dare un contributo e la nostra collaborazione come già stiamo facendo su tutto il territorio nazionale attraverso il supporto attivato con oltre 200 soggetti del territorio tra Comuni e Protezione Civile“.