Preoccupante fase di stallo all’Eurogruppo dopo la riunione di martedì sera che avrebbe dovuto far segnare passi avanti per fronteggiare la crisi dovuta all’epidemia da covid-19. I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno stilato un documento unitario di conclusioni per i leader dell’Unione Europea chiamati a loro volta a riunirsi in videoconferenza giovedì prossimo. L’epidemia dovuta al coronavirus è stata definita uno “choc simmetrico“, una frontiera del tutto inedita rispetto alla crisi economica, pur profonda, affrontata nel decennio scorso. C’è stato l’ok per il fondo salva-Stati ma restano da definire particolari importanti per l’utilizzo di questo fondo che non dovrà essere utilizzato per finalità private dei diversi Stati. “C’è ampio supporto tra i ministri delle Finanze”, ha tranquillizzato Mario Centeno in quanto presidente della riunione, “a considerare una salvaguardia contro la pandemia basata sugli strumenti esistenti del Mes, come le linee di credito condizionato Eccl”. Per il Mes servirà più lavoro per definire una strategia veramente unitaria da parte dei paesi dell’Eurozona.



CENTENO: “NO A CONSIDERAZIONI DI AZZARDO MORALE”

Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha fatto il punto non nascondendo le difficoltà del momento: “Abbiamo iniziato il dibattito su nuove forme di supporto, siamo impegnati a esplorare tutte le possibilità per supportare le nostre economie in questi tempi difficili. La discussione è appena iniziata e serve più lavoro per arrivare alla conclusione”.Centeno ha sottolineato la situazione di grande shock che i ministri delle finanze si sono trovati a dover sopportare, considerando anche come l’emergenza coronavirus sia stata completamente inaspettata. Centeno ha voluto ricordare come l’unità di intenti non debba mancare in un momento delicato come questo: “La sfida che le nostre economie affrontano non è in alcun modo simile alla crisi precedente. Questo è uno choc simmetrico esterno. Considerazioni di azzardo morale non sono consentite, gli Stati non possono pensare di ottenere prestiti per fini diversi rispetto a quelli di fronteggiare questa crisi. Dobbiamo tenerlo a mente quando consideriamo gli strumenti a disposizione. Questo è particolarmente vero per qualsiasi strumento del Mes messo a punto durante la scorsa crisi”.

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