«Il coronavirus è come l’influenza». Quante volte l’abbiamo sentito dire prima che scoppiasse l’epidemia? Ora però sappiamo bene che è decisamente più letale. Secondo uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine causa un numero di morti 10 volte superiore a quello della tipica influenza stagionale. Negli Stati Uniti il Covid-19 ha causato 15.455 decessi nella settimana che si è conclusa il 21 aprile, 14.478 quella prima. Invece in una tipica settimana invernale l’influenza causa da 350 a 1.600 morti negli Usa, sulla base di un’analisi dei dati nel periodo tra il 2015 e il 2018 fatta dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie. Evidente la differenza di impatto tra il coronavirus e l’influenza, ma nei numeri può sempre marginale. Il tasso di mortalità dell’influenza è dello 0,1 per cento, quello del Covid-19 è dell’1 per cento. «Questo sembra poco per il grande pubblico, ma quando si dice che se 100mila persone muoiono di influenza allora un milione moriranno per il Covid-19, le persone cominciano a notare la differenza», ha dichiarato Kevin S. Harrod, specialista di malattie infettive dell’Università dell’Alabama, ai microfoni di UPI.



STUDIO USA “CORONAVIRUS E INFLUENZA? BASTA MINIMIZZARE”

Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Harvard e della Emory University. Secondo le stime dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, negli Stati Uniti muoiono ogni anno 50mila persone a causa dell’influenza. Sono ben 35 milioni gli americani che ne hanno sofferto lo scorso inverno, meno di 30mila di loro sono morti. I dati sono stati confrontati con quelli del coronavirus aggiornati dalla Johns Hopkins University. Fino a ieri quasi 1,4 milioni di americani sono risultati positivi al Covid-19, mentre quasi 86mila sono morti. I ricercatori hanno quindi calcolato che i decessi nella settimana che si è conclusa il 21 aprile sono da 9,5 a 44,1 volte superiori alla settimana di picco dei decessi influenzali conteggiati nelle ultime sette stagioni invernali negli Stati Uniti. Per la settimana terminata l’11 aprile, invece, è emerso un tasso di 14,4 volte superiore rispetto ai decessi nella settimana di picco dell’influenza. Numeri che i ricercatori sperano servano a convincere gli americani che il coronavirus non può essere paragonato all’influenza.

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