Alpitour in prima linea nell’emergenza Coronavirus al fine di aiutare tutti gli italiani che al momento si trovano ancora all’estero e vogliono rimpatriare: la società italiana con sede a Cuneo e che da oltre settant’anni opera nel settore dei servizi turistici e delle vacanze organizzate ha fatto sapere di avere raggiunto una intesa col Ministero degli Esteri allestendo dei veri e propri voli speciali da tutto il mondo per fare fronte a una emergenza sanitaria oramai globale: come si apprende, infatti, sarebbero già a oggi 11mila i nostri connazionali che hanno ricevuto assistenza grazie a Neos (Gruppo Alpitour) per un totale di 20mila clienti della società che ha operato di fatto in 48 Paesi del globo con voli di andata e ritorno. L’iniziativa inoltre sta continuando e nelle prossime ore, in coordinamento con l’Unità di Crisi che opera alla Farnesina, allestirà altri voli speciali per consentire ad altre 1400 persone di poter tornare in Italia.



ALPITOUR RIPORTA A CASA 11MILA ITALIANI: INTESA CON LA FARNESINA E VOLI SPECIALI

“Dall’inizio della crisi sanitaria, la divisione Tour Operating ha supportato oltre 20mila viaggiatori” si legge in un comunicato del gruppo che ricorda come le rotazioni dei voli siano cominciate già dallo scorso gennaio, ovvero sin dall’inizio dell’emergenza legata al CoVid-19: “Neos ha organizzato i primi voli speciali per rimpatriare i cinesi nel loro Paese e, da allora, il gruppo Alpitour ha messo in atto molteplici azioni straordinarie per far fronte alle continue evoluzioni e restrizioni emanate dai governi di tutto il mondo”. E dopo aver riportato a casa i suddetti clienti, per un totale di 26mila posti volO, adesso sono in programma in collaborazione col dicastero presieduto da Luigi Di Maio ben sette rotazioni per rimpatriare quegli italiani che ancora si trovano bloccati alle Canarie, in Marocco e anche ai Caraibi, mentre saranno supportare altre società nelle loro “azioni di rimpatrio” da Point à Pitre (Guadalupa) verso la Francia, la Germania, il Belgio, la Germania, il Brasile e l’Argentina, ovviamente seguendo tutti i protocolli di sicurezza richiesti dall’emergenza al fine di tutelare l’equipaggio e i passeggeri a bordo e con tanto di “interviste e monitoraggio degli ospiti”.

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