L’emergenza Coronavirus in Italia si fa sempre più grave giorno dopo giorno e, a tal proposito, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, per provare a fare un punto della situazione sullo stato attuale dell’epidemia nel nostro Paese.
Quando arriverà il picco?
“Le previsioni le fanno gli esperti, sicuramente è giusto farle, ma poi bisogna vedere se vengono confermate dai fatti. Forse il picco non arriverà la prossima settimana, ma quella dopo. Tutti dicono che stiamo andando verso il picco, speriamo arrivi quanto prima”.
Le mascherine servono veramente?
“La mascherina, se si mantengono le distanze di sicurezza, non serve a nulla. Tanto è vero che io non la indosso mai. Bisogna tenere le distanze consigliate e soprattutto lavarsi spesso le mani e evitare di avere contatti interpersonali a distanze molto ravvicinate. Le mascherine andrebbero riservate ai nostri sanitari. La situazione da questo punto di vista è difficile. Si è avviato un percorso, stiamo vivendo la chiusura di alcune nazioni che producono mascherine, come India, Turchia e Romania. Dovremo andare in Cina a reperire mascherine, per fortuna si sta aprendo un canale cinese. In questo periodo, da qui a una settimana, avremo delle difficoltà che speriamo di superare”.
È dunque più utile seguire un comportamento corretto.
“Sì, ottimismo e speranza devono nascere dai comportamenti che stanno adottando i nostri connazionali. Serve assoluta prudenza, bisogna uscire il meno possibile. È fondamentale per contenere i contagi. Bisogna evitare i contatti umani e muoversi il meno possibile. Evitare di uscire di casa se non strettamente necessario. Gli epidemiologi ci dicono che se noi conduciamo una vita assolutamente normale la percentuale di persone che viene colpita dal Coronavirus è molto più alta. Per questo si adottano misure come quelle adottate in Cina”.
Cosa pensa dell’attività fisica all’aperto?
“Sarebbe giusto proibirla. Se dobbiamo fare dei sacrifici, dobbiamo farli per tutte le ragioni. Bisogna evitare anche la corsa all’aperto. La faremo tra una decina di giorni, o quando sarà”.
Quando arriveranno i medici nelle zone più colpite?
“Quanto prima faremo questa operazione. Stiamo mettendo in piedi gli aspetti organizzativi, ma sarà una operazione il più tempestiva possible”.
Novità in arrivo anche per le ricette mediche, vero?
“La dematerializzazione delle ricette è tecnicamente possibile già da oggi. I medici possono dare un codice ai propri pazienti”.
Si invita la popolazione a restare a casa, ma chi una casa non ce l’ha come deve fare?
“Tutti i Comuni si stanno attrezzando e si devono attrezzare per trovare delle strutture dove poter ricoverare sia i senzatetto che le persone che sono positive e che non riescono ad avere un luogo di permanenza sicuro per evitare il contagio degli altri”.