Conseguente allo stop del calcio come di tutte le competizioni sportive in Italia per l’emergenza coronavirus, pure si sono fermati anche gli arbitri e anzi, già in questi giorni molti di loro, utilizzati in Serie A, sono stati costretti a mettersi in quarantena precauzionale. Dopo infatti la riscontrata positività al Covid-19 di giocatori della Juventus (Rugani), come Sampdoria  e Fiorentina, è scattato l’allarme in casa dell’Aia e dunque in questi giorni sono entrati in auto isolamento anche chi ha incontrato questi club, che erano stati chiamati in campo per il recupero della 26^ giornata di Serie A, lo scorso 8 marzo. Pur asintomatici e in ottime condizioni, al momento sono quindi stati fermati nelle proprie abitazioni, Guida (arbitro in Juventus-Inter) Valeri (Sampdoria-Verona) e Fabbri (Udinese-Fiorentina), senza ovviamente scordare i due assistenti e il quarto uomo: non a rischio però gli addetti al Var e Avar che non hanno avuto contatti con i contagiati.



CORONAVIRUS, STOP AGLI ARBITRI: CHE COSA CAMBIA?

Nessun allarme rosso dunque anche per i protagonisti con al collo il fischietto  per il momento, ma, come per tutti, anche per i dirigenti di gara lo stato di allerta è alto. E nel frattempo che si attende che passi la tempesta, che succederà per gli arbitri italiani? La sosta forzata infatti, come per tutti, già sconvolto quello che è il programma settimanale classico per gli arbitri della prima lega italiana. Nessun allenamento obbligatorio il martedi, mercoledì e venerdì, come pure cancellata la solita riunione del giovedì per le assegnazioni ai match. Pure però com anche tanti altri sportivi, pure gli arbitri in isolamento, non possono stare fermi: non appena si tornerà giocare gli si chiederà di essere al top della condizione. Pronti quindi allenamenti casalinghi sotto la direzione (da lontano)  del professor Carlo Castagna, dal 2007 preparatore degli arbitri e assistenti di Serie A e B e brevi programmi di corsa all’aperto e al chiuso. Da non trascurare infine il lato economico per questa categoria derivante dalla stop del campionato: secondo quando riportato dai colleghi di Sportmediaset, per gli arbitri non verrebbe intaccata la parte fissa di stipendio, ma ovviamente verrebbero meno i compensi legati alle singole partite.

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