In Argentina si continua a giocare a calcio. Una decisione in totale controtendenza rispetto al resto del mondo, in queste settimane di emergenza Coronavirus: la Federazione albiceleste ha infatti ufficializzato la sospensione delle attività calcistiche infantili e giovanili fino al 31 marzo, ma per quanto riguarda le altre categorie – e dunque anche i campionati professionistici – si continuerà a disputare le partite a porte chiuse, “in conformità con le misure disposte dal Ministero della Salute e dal Governo argentino”. Il Paese sudamericano è una mosca bianca: la situazione è differente di nazione in nazione rispetto alla diffusione del Covid-19, ma di fatto il mondo si è allineato allo stop di tutto lo sport se pensiamo che anche in NBA il campionato è sospeso e, per rimanere al Sud America, ieri anche la federcalcio brasiliana ha annunciato il rinvio di tutte le partite. In Argentina invece si gioca: quasi una follia, perché dopo la discordanza di vedute nei primi momenti del contagio adesso il parere unanime è che l’unica cosa da fare sia quella di chiudersi in casa e limitare al massimo qualunque possibilità di contagio, dunque anche le manifestazioni sportive.



CORONAVIRUS ARGENTINA: SI GIOCA A PORTE CHIUSE

Chissà se sulla decisione della Federcalcio Argentina di continuare a giocare, sia pure a porte chiuse, ha influito il fatto che la Superliga sia appena terminata: il finale è stato pazzesco, degno del miglior sceneggiatore. Il River Plate ci arrivava con un punto di vantaggio sul Boca Juniors e avrebbe solo dovuto battere l’Atletico Tucuman in trasferta per laurearsi campione, ma al Monumental José Fierro è finita 1-1 mentre gli Xeneizes hanno battuto il Gimnasia (allenato da Diego Maradona) con un gol di Carlos Tevez, il figliol prodigo, centrando un clamoroso titolo. Dal 2016 non esiste più la famosa distinzione tra Apertura e Clausura (o le altre definizioni che sono state date), ma si gioca un regolare campionato – sulla scia di quelli europei – con inizio a luglio e conclusione a marzo. Il problema però è che in altri tornei si sta ancora giocando, e poi c’è pur sempre la Copa Libertadores (che comunque fa capo alla CONMEBOL): le porte chiuse chiaramente limitano la diffusione del Coronavirus ma poi ci sono i calciatori in campo, gli arbitri, gli allenatori e tutti gli addetti. Insomma, una situazione poco gestibile ma questo è quanto la federazione argentina ha stabilito…

Leggi anche

Florida sconsiglia l'uso dei vaccini covid ad mRNA/ "Non si conoscono gli effetti collaterali"New York, dati morti Covid manipolati: Cuomo truccò numeri Rsa/ "Chiusure inutili, poco tutelati i fragili"