Per combattere il coronavirus, le misure di distanziamento sociale sono di importanza cruciale. Tuttavia, in spazi ristretti come un ristorante, l’aria condizionata avrebbe anche un ruolo cruciale nella diffusione delle secrezioni respiratorie contenenti RNA virale, un’ipotesi di cui si è parlato spesso nelle ultime settimane. E’ quanto emerge da uno studio riportato in una recente lettera pubblicata sulla rivista “Emerging Infections Disease“. La contaminazione, secondo quanto pubblicato, è avvenuta in un ristorante cinese di cinque piani, senza finestre e con aria condizionata. Una famiglia di Whuan si è recata a Guangzhou. Qui ha pranzato nel suddetto ristorante. Il giorno dopo, un membro della famiglia ha mostrato i sintomi tipici del Covid-19. Questo pranzo avrebbe favorito la contaminazione di altre 9 persone: 4 membri della stessa famiglia e 5 persone delle altre due famiglie vicine, tra cui 2 persone sotto l’aria condizionata che sarebbe stata dunque “l’autostrada” attraverso la quale il virus avrebbe raggiunto un altissimo indice di diffusione.



CORONAVIRUS E ARIA CONDIZIONATA, “IPOTESI PLAUSIBILE”

Lo studio al momento ha i suoi limiti: non è stato effettuato nessun esperimento che simuli la via di trasmissione per via aerea, nessuno studio sierologico, basato su tamponi, sui membri asintomatici della famiglia o su altri ospiti per stimare il rischio di infezione diretta. Tuttavia, sulla base di questa potenziale scoperta, gli autori arrivano alla conclusione che la trasmissione delle goccioline è stata causata dalla ventilazione con aria condizionata, il che aggiungerebbe un problema proprio quando si spera che il caldo possa attenuare la pandemia. Il fattore chiave dell’infezione era la direzione del flusso d’aria. Per prevenire la diffusione del Covid-19 nei ristoranti, si consiglia di fare attenzione al monitoraggio della temperatura, di aumentare la distanza tra i tavoli e di migliorare la ventilazione. Una sola persona ne avrebbe dunque contaminato 9 nel ristorante, due delle quali si trovavano a distanza sotto l’aria condizionata: un indice di contagio altissimo. La pista è considerata più che plausibile dai ricercatori, anche se non si possono ancora escludere formalmente altre ipotesi.

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