Parole dure, ma anche parole piene di logica e raziocinio, quelle che Matteo Boniciolli ha rilasciato a La Repubblica sull’emergenza Coronavirus e la situazione del basket in questo momento. Lo abbiamo visto per l’ultima volta sulla panchina di Pesaro, condotta alla salvezza sul campo con tre fondamentali vittorie; oggi ha parlato di una stagione che per lui è terminata. Citando il collega Frank Vitucci, che aveva detto che alla peggio il campionato sarebbe terminato qui, ha affermato che “è inutile parlare a priori, si perde ogni credibilità”: il suo pensiero è che il 2019-2020 sia ormai su un piano secondario, tanto da ribadire che “oggi ci preoccupiamo di chi vincerà lo scudetto? Chi se ne frega”. Boniciolli prende sul serio il Coronavirus e lo stop dei campionati ma, a differenza di chi sta pensando a come chiudere la stagione in essere (giusto e sacrosanto, va detto anche questo), allarga la sua visione al 2020-2021, esprimendo concetti anche semplici ma che forse non sono stati presi troppo in considerazione. Il coach ha parlato di catastrofe economica cui fare fronte, aggiungendo che “gli sponsor che hanno messo i dipendenti in cassa integrazione vorranno ancora spendere per il basket”. E ancora, argomento correlato: ci sarà un budget per organizzare i campionati professionistici?



CORONAVIRUS BASKET: LE PAROLE DI MATTEO BONICIOLLI

Matteo Boniciolli non le manda a dire, ed è particolarmente concreto: lungimirante potremmo dire, perché ricordando i tanti stranieri che hanno lasciato l’Italia per il rischio di contrarre il Coronavirus, ha espresso il dubbio che il prossimo anno non si possa garantire un’adeguata sicurezza sanitaria a chi dovesse eventualmente essere scelto per formare una nuova squadra. In più, “tutti dovranno accettare riduzioni salariali” perché, appunto, le difficoltà economiche che la diffusione del Covid-19 ha portato creeranno una rivoluzione che andrà affrontata. Secondo Boniciolli, è una cosa da fare subito: “Ci si spreme per capire come finire la stagione ma, che si tratti di Eurolega o Serie C molisana, il problema vero è come iniziare la prossima”. L’allenatore triestino ha ragione quando dice che per esserci la prossima stagione ci sarà, ma nessuno sa ancora in che modo si svilupperà; è evidente che questo sia un problema che non si possa affrontare a giugno o luglio, ma immediatamente. Per questo motivo Boniciolli dice che “si parla di vite che se ne vanno, sanità al collasso e un’economia che non sappiamo se e quando ripartirà, e ci preoccupiamo di chi vincerà lo scudetto”: parole assennate e responsabili, a prescindere da tutto.

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