Il Bayern Monaco ha ripreso gli allenamenti e potrebbe indicare la strada verso la ripresa delle attività ad altre squadre di calcio. La situazione resta critica per l’emergenza Coronavirus in questo momento, anche in Germania, di conseguenza vi sono alcune regole ferree da rispettare anche nel corso degli allenamenti. Il Bayern dunque è ripartito, ma sul campo si scende a gruppi di non più di cinque giocatori, ognuno dei quali deve essere a distanza di almeno un metro e mezzo dal più vicino. Anche gli spogliatoi sono separati, con un massimo di due persone per ogni stanza: ciò è reso possibile naturalmente dal fatto che solamente pochi giocatori per volta si allenano. Questo il protocollo per l’emergenza Coronavirus stabilito dal Bayern Monaco, primo club in Europa che ha deciso di far tornare la squadra in campo.



CORONAVIRUS BAYERN MONACO: LE REGOLE PER GLI ALLENAMENTI

Questa mattina dunque i giocatori del Bayern Monaco si sono ritrovati al centro sportivo del club più vincente del calcio tedesco poco dopo le ore 10 arrivando uno per uno, a distanza di tempo e restando isolati nel garage dell’impianto. Vietate naturalmente le strette di mano e gli abbracci. Durante la seduta lavoro fisico a distanza di sicurezza, pallone tra i piedi, ma nessun contrasto per evitare ogni genere di contatto ravvicinato, stesso motivo per il quale non ci sono state le docce a fine allenamento, ma ogni giocatore per lavarsi è tornato a casa propria. Con un comunicato il Bayern Monaco aveva invitato i propri tifosi a restare a casa, nonostante questo primo allenamento fosse molto atteso: naturalmente un assembramento di tifosi sarebbe stato pericoloso e il Bayern ha voluto scongiurare questa ipotesi. La Bundesliga ha esteso lo stop fino al 30 aprile, anche in Germania naturalmente fervono le ipotesi sul se e il quando si potrà tornare a giocare.

Leggi anche

Diretta/ Bologna Monaco Primavera (risultato finale 0-0): primo punto per i rossoblu! (5 novembre 2024)I NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)