L’emergenza Coronavirus in Italia si fa sempre più seria, ma c’è ancora qualcuno che pare non essere di quest’avviso, esponendo se stesso e gli altri a potenziali pericoli. Ha del clamoroso, infatti, quanto accaduto in queste ore in Campania, dove il governatore Vincenzo De Luca si è visto costretto a mettere in quarantena, dopo Ariano Irpino, quattro Comuni del Salernitano: si tratta di Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano, che messi insieme inglobano all’incirca 23mila abitanti. Il motivo? Come riferito dall’ufficio stampa regionale, durante un rito mistico alcuni catecumeni avrebbero bevuto dallo stesso calice in due diverse cerimonie, violando palesemente e senza pudore le norme del recente decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri e le ordinanze emesse dal presidente della Campania. “Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore”, ha dichiarato De Luca, furibondo per quest’episodio.
CORONAVIRUS, BEVONO DA STESSO CALICE PER RITO MISTICO: RISCHIANO LA DENUNCIA PENALE
I catecumeni che hanno compiuto il rito mistico rischiano ora di passare guai seri, stando alle parole di De Luca, riportate da “Il Fatto Quotidiano”: “Ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio. Nelle prossime ore saremo, se possibile, ancora più rigorosi di fronte a comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste, a cominciare da quanti hanno partecipato a queste iniziative”. Sedici i casi positivi nei Comuni “chiusi” in entrata e in uscita: 11 a Sala Consilina, 3 a Caggiano, 1 ad Atena Lucana e 1 a Polla. Tuttavia, si stanno verificando altri 104 contatti sul territorio, così distribuiti: 45 a Sala Consilina, 20 a Caggiano, 10 a Polla, 8 ad Atena Lucana, 5 a Montesano, 5 a Teggiano, 3 ad Auletta, 3 a Buonabitacolo, 3 a Padula e 2 a Sant’Arsenio.