Il Brasile si conferma la seconda nazione al mondo per numero di casi e di morti da coronavirus. Come si può leggere sulla mappa della John Hopkins University, le vittime totali sono salite a quota 38.406, ormai vicine al computo del Regno Unito, mentre per quanto riguarda gli infetti, sono cresciuti fino a raggiungere la cifra di 739mila e 503. Più di 32mila gli infetti nelle ultime 24 ore, numeri decisamente drammatici, così come il surplus delle vittime nelle ultime 24 ore, pari a 1.272 in una sola giornata. Qualcosa non sta funzionando a dovere nel paese più grande del Sud America, e sono molti quelli che stanno puntando il dito nei confronti del presidente brasiliano Bolsonaro, accusato di aver affrontato la pandemia sempre in maniera troppo blanda. Il numero uno verdeoro è finito nell’occhio del ciclone anche in queste ore, quando ha deciso di interrompere la comunicazione dei dati totali di morti e infetti, millantando presunte frodi ai danni del governo. Una scelta che aveva fatto andare su tutte le furie l’opposizione, e che ha portato la Corte Suprema brasiliana ad obbligare lo stesso governo a fare un passo indietro.
CORONAVIRUS BRASILE, BOLSONARO: “VOGLIO SOLO CHE IL PAESE TORNI ALLA NORMALITA’”
Dopo la decisione comunicata dal giudice Alexandre de Moraes, il ministero della salute è tornato a mostrate le statistiche complete sul contagio, riportando la situazione alla normalità. L’esposto era stato presentato dalle opposizioni dopo che il sei giugno il governo aveva interrotto la comunicazione dei dati totali, rimuovendo anche i numeri giornalieri raccolti negli ultimi quattro mesi. Intanto Bolsonaro è tornato allo scoperto ed ha nuovamente attaccato i giornalisti, colpevoli secondo lo stesso di provocare il panico all’interno del paese. Il capo dello stato ha poi utilizzato il commento di un’esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che aveva definito la trasmissione del virus da parte degli asintomatici molto rara (prima poi di tornare sui suoi passi parlando di “fraintendimento”), come argomento in favore delle riaperture e dell’allentamento delle misure restrittive che in Brasle non sono mai state applicate in maniera rigida. «Quello che più desideriamo – ha aggiunto e concluso – è tornare alla normalità e fare in modo che il paese riprenda la strada della crescita».