In questi giorni, drammatici per il perdurare dell’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus, spesso si è parlato di come lo stop alle competizioni e la crisi economica stia minacciando la stessa esistenza di diversi club e campionati: ma chi davvero rischia di scomparire, secondo l’ultimo report della FIFPro è il calcio femminile. Stando infatti alle ultime analisi del sindacato mondiale dei calciatori, chi con l’emergenza coronavirus rischia forse di più al momento è proprio l’intero sistema del calcio femminile, che trattandosi ancora di un movimento in piena evoluzione, ed appena nato in molti paesi, potrebbe definitivamente sprofondare con lo stop dell’economia globale. E in effetti possiamo vederlo anche nel nostro piccolo in Italia, dove il movimento è ancora acerbo e non si è ancora trasformato (come invece è occorso negli Stati Uniti ad esempio) in un business stabile, capace di resistere alle pressioni del drammatico contesto che stiamo vivendo.



CORONAVIRUS CALCIO FEMMINILE, L’ALLARME DELLA FIFPRO

Da qui l’invito rivolto a governi e federazioni da parte della FIFPro di prendere immediati provvedimenti per mettere al sicuro l’intero sistema, particolarmente fragile ed esposto in questo momento così complicato. Nel comunicato leggiamo infatti la paura per la mancanza di standard globali, che lasciano le giocatrici “a rischio di perdere il proprio sostentamento, a causa delle sue leghe professionali meno consolidate, dei salari bassi, della portata più ristretta di opportunità, degli accordi di sponsorizzazione diseguali e dei minori investimenti aziendali”. Da qui l’urgenza di agire immediatamente per evitare che l’arresto economico generale per l’emergenza coronavirus, alla fine “ si tradurrà in insolvenze di club altrimenti redditizi e stabili in molti mercati”.

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