Il calcio estivo? Una possibilità concreta in questo periodo di Coronavirus, ma non una novità: Sportmediaset è andato a ripescare un vecchio spezzone di Guida al Campionato, programma di approfondimento sul calcio condotto da Alberto Brandi, nel quale Gene Gnocchi partecipava in veste di comico dando un taglio decisamente più ironico alle discussioni. Il tema naturalmente è quello delle partite in piena estate: secondo il piano prospettato dalla Uefa, visti i due mesi in cui non si è giocato per la diffusione della pandemia, i campionati nazionali si dovranno concludere entro il 3 agosto per poi lasciare spazio alle coppe europee, che prevedrebbero un vero e proprio tour de force visto che le finali sono state fissate il 26 (Europa League) e il 29 dello stesso mese (Champions League). Ora, il ricordo è quello della fine del secolo scorso quando ancora si giocava l’Intertoto: qualche appassionato più “datato” ricorderà quella competizione che di fatto ha aperto la strada ai preliminari di Europa League.



Di questo si trattava: l’Intertoto prevedeva la partecipazione di quelle squadre che, non qualificatesi direttamente alla fase finale di Coppa Uefa, dovevano giocare una serie di partite (in andata e ritorno) per accedere al tabellone. Il problema era che la competizione, essendo particolarmente lunga perché prevedeva un totale di 5 turni, iniziava a metà giugno: per questo Gene Gnocchi si era prodotto in una sorta di “raccolta firme” per l’abrogazione del calcio in estate. Armato di megafono, il comico chiamava tutti i colleghi a raccolta: si vedono Gianni Balzarini e Sandro Piccinini ma Gnocchi informava che “presto firmeranno anche Auro Bulbarelli e Adriano De Zan”, voci storiche dello sport italiano. “E’ una situazione insostenibile, questi poveretti dovranno seguire le squadre in Intertoto e perdere le vacanze”. Gene Gnocchi citava allora il Venezia: che arrivò undicesimo a 12 punti dalla settima, ma il problema riguardava anche il fatto che alcune squadre che rinunciavano alla partecipazione proprio per il calendario stringato, aprendo dunque la strada ad altre.



CALCIO IN ESTATE: L’INTERTOTO DEL 1999

Non a caso Gene Gnocchi parlava di classifica avulsa: poteva succedere che si dovessero fare calcoli su calcoli per stabilire le partecipanti all’Intertoto. Che, a tutti gli effetti, era una competizione ufficiale: una finale vera e propria non c’era perché i posti disponibili nella fase finale di Coppa Uefa erano due. Nel 1999, incredibilmente, partecipò il Perugia: allenato da Ilario Castagner, che sarebbe poi stato sostituito da Vujadin Boskov, si classificò quattordicesimo salvandosi per un solo punto (sulla Salernitana), ma la rinuncia di altre squadre spalancò al Grifone le porte dell’Intertoto. Dunque all’inizio di luglio (avendo saltato il primo turno) la squadra nel frattempo passata sotto la guida di Carlo Mazzone si presentò in campo per sfidare i macedoni del Pobeda: bastò un rigore di Milan Rapaic al Renato Curi per la qualificazione. Nel terzo turno il Perugia fece il colpo andando a vincere 2-1 sul campo del Trabzonspor (a segno Renato Olive e Hidetoshi Nakata, dal dischetto), ma i turchi ribaltarono tutto con un 3-0 esterno.



Quell’anno in Intertoto c’era anche la Juventus, che entrò in scena al terzo turno: allenata da Carlo Ancelotti, che nel febbraio precedente, i bianconeri eliminarono il Ceahlaul solo in virtù dei gol in trasferta, poi cambiarono passo e fecero 9 gol ai russi del Rostselmas (nell’occasione si rivide, con ritorno alla rete, Alex Del Piero che si era rotto il crociato quasi un anno prima) per poi battere il Rennes e volare in Coppa Uefa. Essendo competizione ufficiale, la Juventus riuscì a centrare un ideale primato assoluto avendo messo in bacheca tutte le coppe europee (a oggi tuttavia mancherebbe l’Europa League), ma in quella Uefa i bianconeri sarebbero stati eliminati agli ottavi dal Celta Vigo, vincendo 1-0 al Delle Alpi con gol di Darko Kovacevic ma subendo una clamorosa ripassata in Galizia (0-4). Se non altro, questo ricordo di SportMediaset ci ha idealmente riportato ad un periodo storico del calcio, perché stiamo parlando di tornei che oggi non esistono più. Il problema del calcio estivo tuttavia sembra restare, almeno in un certo modo…

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