L’emergenza coronavirus ha causato grossi problemi anche a livello di trasporti. Come vi abbiamo raccontato, Ryanair ha annunciato la cancellazione di molti voli e sulla stessa linea d’onda anche Alitalia: la compagnia nostrana ha ridisegnato l’operativo e sono stati resi noti i nuovi programmi. Come spiega Palermo Today, fino alla fine di marzo il Palermo-Roma passa da 12 a 10 frequenze giornaliere, mentre il Palermo-Linate passa da 8 a 6 frequenze giornaliere. La decisione di ridurre il numero di voli è stata presa anche da Lufthansa: «I voli a breve e medio raggio saranno ridotti fino al 25 nelle prossime settimane mentre il numero degli aerei a lungo raggio del gruppo non in servizio aumenta da 13 fino a 23». Nel frattempo, un altro Paese ha annunciato “divieti di volo”: parliamo del Kenya, che ha sospeso tutti i viaggi da e per l’Italia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CORONAVIRUS, CAOS VOLI: “PRENOTAZIONI IN CALO”

Il Coronavirus sta isolando sempre più il nostro Paese anche in materia di trasporti aerei. Ne è un esempio la decisione adottata da Ryanair, celebre compagnia low cost che, in una nota ufficiale, dichiara: “Abbiamo notificato ai passeggeri la riduzione dei suoi operativi a corto raggio, principalmente da e verso l’Italia, fino al 25% per un periodo di 3 settimane, da martedì 17 marzo a mercoledì 8 aprile”. Una scelta presumibilmente figlia del significativo calo riscontrato la scorsa settimana per ciò che attiene alle prenotazioni per il periodo compreso tra la fine del corrente mese e l’inizio d’aprile. “Vi è stato anche un significativo aumento dei ‘no show’ da parte dei passeggeri, in particolare in partenza dall’Italia e su voli nazionali”, aggiungono da Ryanair, il cui ceo, Michael O’Leary, dichiara: “Questo è un momento in cui la calma deve prevalere. Faremo dei tagli ragionevoli al nostro operativo nelle prossime settimane per gestire il calo delle prenotazioni e modificare i programmi di viaggio. Tutti i clienti interessati saranno avvisati di eventuali cambiamenti di programma con almeno quattordici giorni d’anticipo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CORONAVIRUS, CAOS VOLI ITALIA: SITUAZIONE SERIA

La situazione è seria e rischia di bloccare l’economia e il turismo di Paesi interi (non solo dell’Italia): l’emergenza Coronavirus, tra i numerosi pessimi risvolti immediati, “conta” anche il sempre più crescente caos voli che si districa tra aerei cancellati, tratte riviste, disdette improvvise e riduzioni di posti a bordo. Nei voli da e per l’Italia la situazione si sta facendo vicino all’isolamento in certe parti del mondo ma pure sul resto dell’Europa la situazione non è granché meglio: gli aeroporti di Milano, Bergamo e Venezia sono i più colpiti dal “panico Covid-19” con alcune compagnie aree che si sono viste costrette a cancellare delle tratte per la mancanza assoluta di passeggeri; altre invece hanno scelto per “sicurezza” di cancellare o ridurre alcuni voli, mentre altre ancora sono state “obbligate” dai rispettivi Paesi per i rispettivi divieti applicati su passeggeri da Italia, Cina, Iran e Corea del Sud (i Paesi più colpiti in termini di numeri per il Coronavirus). Il rischio fortissimo è che con la riduzione di corse e tratte, si possano perdere gli “slot” che impongono ai vettori l’operatività dell’80% almeno delle fasce orarie, pena la perdita dei diritti nei vari aeroporti: per questo motivo la IATA ha chiesto di bloccare fino ad ottobre le attuali regole per concedere una maxi moratoria. La scelta però non elimina il problema di base che soprattutto l’Italia sta vivendo: la gente non vuole più venire nel nostro Paese, specie al Nord, e anche chi vorrebbe fa fatica a trovare aerei e compagnie con copertura “completa”.



CAOS VOLI DA E PER L’ITALIA: I DIVIETI PAESE PER PAESE

Lo stop ai voli per Milano di American Airlines e Delta hanno dato il “là” ad una decisione a catena che rischia di bloccare economia e turismo italiano per diversi mesi anche oltre il Coronavirus: Ryanair ha già cancellato il 25% dei voli italiani a breve raggio fino all’8 aprile prossimo, Latam ha sospeso i voli tra San Paolo e Milano fino al 16 aprile mentre Brussels Airlines e Austrian Airlines ha ridotto la frequenza dei voli e dei posti disponibili. Ulteriore “mazzata” arriva poi da Lufthansa: il colosso tedesco (che nel nostro Paese vede il secondo mercato estero) ha ridotto per tutto marzo ben 8 rotte per e dall’Italia (Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Anconra, Pisa) e simile decisione la sta prendendo anche la low cost Eurowings tagliando il 30% dei voli per Bologna, Milano, Venezia e Roma fino al prossimo 14 marzo. Divieto di voli imposti poi da Oman, Qatar, Repubblica Dominicana, Uzbekistan e tutta la Turkish Airlines che gestisce la maggioranza dei voli Italia-Turchia. La situazione è grave, lo ripetiamo, con Malpensa, Linate, Orio al Serio e Fiumicino che vedono perdere un giro d’affari in pochi giorni come mai visto nella recente storia italiana: le prenotazioni per questi mesi crollano, ma non avvengono neanche quelle per i mesi estivi. Molti stranieri non hanno magari il “panico” da virus e vorrebbero anche venire in Italia – anche perché il virus si sta estendendo a livello europeo globale, non appena si sono fatti i primi controlli come da 10 giorni si fanno già in Italia – ma temono di essere messi in quarantena al rientro in patria anche quando non c’è una ordinanza ufficiale, come in Romania. Insomma sul fronte Coronavirus, se non si inverte la rotta anche delle decisioni, rischia di portare danni ben più ingenti e maggiori rispetto ai pur gravi effetti sanitari.