Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe è stato messo in quarantena. Stando a quanto riporta fanpage.it la misura sarebbe stata presa in prima persona dall’alto prelato, dopo che uno stretto collaboratore si è rivelato positivo al Coronavirus. Da quanto si apprende, il cardinale Sepe non presenterebbe sintomi influenzali o legati al Covid-19, ma ad ogni modo ha scelto di mettersi in autoisolamento per due settimane. Come sappiamo, anche la Campania è stata colpita dal contagio: il trend sembra essere in calo come in tutta Italia, ma nella giornata di lunedì 23 marzo il dato complessivo ha toccato 1130 contagiati e un incremento di 77 casi rispetto al giorno precedente. Insomma, anche qui la situazione non è certo rosea e anzi si teme ora che possa peggiorare nelle prossime ore; S.E. Monsignor Sepe, ricordiamo, è cardinale di Napoli dal 2006 e ha partecipato a due conclavi.



CORONAVIRUS, CARDINALE SEPE IN QUARANTENA: I NUMERI IN CAMPANIA

In Campania i dati relativi al Coronavirus parlano di 29 morti e 41 persone guarite: non abbiamo raggiunto i numeri della Lombardia e forse mai ci arriveremo (anche per un discorso legato a territorio e popolazione, ovviamente) ma la diffusione del Covid-19 come si temeva – ed era forse inevitabile – è arrivata anche nel Sud del Paese. Possiamo ricordare il caso di Ariano Irpino, che con 68 abitanti positivi (5 i decessi) ha da solo oltre la metà dei casi di tutta la provincia di Avellino; naturalmente l’intero comune è stato messo in totale quarantena (come era accaduto alla cintura del lodigiano, ancora alla fine del mese di febbraio) per evitare la diffusione del contagio nei comuni limitrofi dove qualche caso si era già verificato nei giorni scorsi. A tale proposito, possiamo dire che anche quattro paesi del Cilento erano stati isolati a seguito del diffondersi del virus – in maniera abbastanza rapida – dovuto probabilmente ad un evento religioso.

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