In Italia si registrano i primi due casi conclamati di Coronavirus (a carico proprio di due turisti cinesi) e contemporaneamente nelle ultime ore ecco andare in scena, come molti temevano, alcuni episodi di intolleranza e di discriminazione: con la comprensibile paura che aumenta, date anche le news che arrivano dal Paese asiatico, e una fobia da infezione che alcuni virologi di fama cercano comunque di disinnescare, tre fatti spiacevoli si sono verificati nelle città d’arte del nostro Paese e tutti a carico di cittadini cinesi o comunque di chiara provenienza asiatica. Infatti, se nei giorni scorsi era balzato sulle cronache il caso di una coppia di turisti che era stata insultata e aggredita con sputi da una baby gang in quel di Venezia, oggi fa discutere un video che arriva da Firenze e sulla cui natura si sta ancor dibattendo, dal momento che qualcuno pensa si sia trattato solo di uno scherzo riuscito male: la clip, girata sul Lungarno e divenuta virale mostra infatti un uomo che se la prende con dei cittadini cinesi che passeggiavano invitandoli in malo modo ad “andare a tossire a casa vostra”, prima di proseguire nei suoi improperi.
CORONAVIRUS, DUE CASI DI INTOLLERANZA VERSO TURISTI CINESI
Se sull’episodio avvenuto a Firenze non si hanno notizie a proposito dell’autore del gesto, è stata unanime nella Capitale invece la condanna per un cartello apparso in quel di Trevi all’ingresso di un bar. “A causa delle disposizioni internazionali di sicurezza, a tutte le persone provenienti dalla Cina non è permesso di entrare in questo posto” si legge sul foglietto di carta affisso all’esterno di questo esercizio commerciale romano (qui il link al servizio realizzato a tal proposito da “La Vita in Diretta”). Come era prevedibile anche qui la foto del cartello (con la scritta che campeggiava anche in inglese) è stata immediatamente postata sui social network portando nel giro di poche ore alla sua rimozione. Sul proprio profilo Twitter la sindaca Virginia Raggi è intervenuta stigmatizzando l’accaduto e a proposito dell’iniziativa del titolare del bar, definita ingiustificata, ha invitato la popolazione capitolina a non cadere nei tranelli della psicosi collettiva. Qualche altro commentatore, pur invitando tutti a non scadere in atteggiamenti discriminatori e razzisti, ha comunque fatto notare che a volte persone molto suggestionabili provano maggiore preoccupazione a proposito dell’emergenza: secondo un sondaggio realizzato per Adn Kronos dall’Eurosdap, il 78% degli italiani intervistati è preoccupato anche se oltre il 56% ha ammesso di aver già preso delle contromisure e rispettando alla lettera le norme d’igiene.