La ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha parlato stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, “Uno Mattina”. Argomento della discussione, l’accordo strappato nella notte con banche e sindacati circa l’anticipazione della cassa integrazione: “Abbiamo stanziato 3 miliardi di euro per la cassa in deroga per andare a coprire tutti i lavoratori non coperti da ammortizzatori sociali. Potrà accedervi anche un artigiano o un imprenditore con un solo dipendente. In generale avranno accesso anche i lavoratori che hanno un solo giorno di anzianità e servirà per tutelare e dare reddito a tutti quelli che sono a casa a causa dell’emergenza e che hanno necessità. L’accordo – prosegue – consentirà di avere a tutti i lavoratori di avere un’anticipazione, di modo da non rimanere senza reddito. Con questo accordo velocizzeremo tutti i tempi, stiamo semplificando con l’Inps tutte le procedure, di modo che la cassa arrivi il prima possibile. Nel giro di un paio di settimane i lavoratori potranno richiedere l’anticipazione, di modo che tutti potranno portare il cibo a tavola. La Cig è prevista per 9 settimane, ma conto di rifinanziarla e di prolungarla per altre settimane con il decreto di aprile. Abbiamo stanziato anche 400 milioni di euro – aggiunge e conclude la Catalfo – per affrontare l’emergenza alimentare e stiamo lavorando sul reddito di emergenza per far arrivare soldi in maniera molto semplice a tutte le famiglie. Questo verrà inserito nel decreto di aprile”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CORONAVIRUS: CASSA INTEGRAZIONE ANTICIPATA DALLE BANCHE, C’È L’ACCORDO
Accordo fra il governo, le banche e le associazioni sindacali sulla cassa integrazione. Entro Pasqua, con un largo anticipo rispetto ai classici 2/3 mesi necessari per sbrigare pratiche di questo tipo in situazioni normali, arriveranno i primi soldi nelle tasche dei lavoratori. Come riferisce nella sua edizione online il quotidiano Repubblica, la convenzione è stata sottoscritta dal ministro del lavoro e delle parti sociali, Nunzia Catalfo, con l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, e le parti sociali, leggasi sindacati e imprese. Tramite questo accordo, gli istituti di credito potranno anticipare fino ad un massimo di 1400 euro per la cassa integrazione per una durata di nove settimane, il periodo indicato dal decreto Cura Italia a sostegno delle imprese e delle famiglie, che ben presto verrà comunque allungato almeno fino alla metà/fine di aprile. Si tratta di una convenzione a costo e burocrazia zero per il lavoratore, ed è questo uno degli aspetti più interessanti dell’operazione, che oltre a permettere di immettere liquidità, è stata “snella”, senza alcun passaggio macchinoso come spesso e volentieri accade nel nostro sistema.
CORONAVIRUS, ACCORDO CASSA INTEGRAZIONE: SODDISFAZIONE CATALFO
Per quanto riguarda le banche, queste anticiperanno la Cig come fatto durante la crisi finanziaria del 2008, poi riceveranno i soldi direttamente dall’Inps. Nel caso in cui l’importo della Cassa fosse superiore ai 1400 euro, sarà la banca a colmare la differenza entro i sette mesi successivi, una volta che verranno incassate le risorse dallo stesso istituto di previdenza sociale. Come detto sopra, il lavoratore non dovrà fare assolutamente nulla, nessuna richiesta, nessuna lettera, nessuno spostamento: faranno tutto le imprese, le banche e l’Inps, che spediranno direttamente i soldi sui conti correnti del lavoratori. Questa misura riguarderà una decina di milioni di lavoratori, e non soltanto quelli di grandi aziende ma anche bar, piccole imprese e negozi, per un totale di 5 miliardi di euro. “Un risultato molto importante – il commento della Catalfo via social – grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che gli spetta”.