“Il Coronavirus è colpa degli ebrei”: passano gli anni, anzi i secoli, ma il ritornello non cambia mai. Nei periodi di crisi dare la colpa agli ebrei è uno dei “classici” della storia e il Coronavirus non fa eccezione. Siamo nel XXI secolo e di conseguenza il mezzo per diffamare il popolo ebraico è Tik Tok, ma per il resto il ritornello è sempre quello, dalla Peste Nera del Trecento alla crisi economica della Germania degli anni Venti del secolo scorso.
Accusare gli ebrei della pandemia e dei morti che sta causando in tutto il mondo è uno “sport” che unisce gruppi assai diversi fra loro, dai neonazisti ai suprematisti bianchi in Europa e America fino agli islamisti dalla Turchia al Medio Oriente; gruppi assai diversi fra loro, ma con un nemico comune: gli ebrei.
“Dall’ inizio di marzo abbiamo ricevuto allarmanti informazioni sulle accuse agli ebrei, sia come individui che come collettività, di aver causato e diffuso il virus”: le parole del magnate russo Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo, rilanciate da Il Fatto Quotidiano, denunciano il ripetersi di vecchi slogan farneticanti, elaborati da neonazisti, musulmani radicali e ultraconservatori di destra in ogni parte del mondo. Il Coronavirus ha reso ancora più virulento l’antisemitismo, ha denunciato il Centro ricerche Kantor dell’ Università di Tel Aviv.
“CORONAVIRUS COLPA DEGLI EBREI”: LE ACCUSE DI NEONAZISTI E ISLAMISTI
Tacciati come untori già all’epoca della Peste nera, vittime di pogrom in particolare nell’Est Europa ogni volta che qualcosa andava male, naturalmente colpevoli di ogni cosa per i nazisti ma anche per molti gruppi islamisti, gli ebrei mirerebbero oggi a “indebolire l’ economia del mondo e facilitarne il controllo attraverso il virus”. C’è di più: i sionisti (come vengono chiamati dai loro nemici) “hanno alimentato il focolaio epidemico per poi immettere sul mercato un vaccino da commercializzare per ottenere profitti”.
Covid-19 dunque sarebbe nato in reconditi uffici del Mossad, i servizi segreti israeliani, al lavoro per creare una potente bio-arma. In Turchia le accuse agli ebrei sono esplicite: avrebbero inventato e diffuso il Coronavirus “per modellare il mondo a loro piacimento e neutralizzare il resto della popolazione”, dice un ex colonnello dell’ esercito, Coskun Basbug, sul canale televisivo A-Haber, di proprietà della famiglia del presidente Erdogan.
In America, siamo sul fronte opposto: secondo il pastore di estrema destra Rick Wiles è il Signore stesso che diffonde il Coronavirus nelle sinagoghe per “punire chi si è opposto a suo figlio“, dunque gli ebrei non come carnefici ma comunque come causa di questo virus che servirebbe a punirli – perché allora muoiono così tanti non ebrei, verrebbe da chiedersi…
TIK TOK COVO DELLE ACCUSE AGLI EBREI
Dicevamo di Tik Tok: neonazisti e islamisti, sempre più emarginati da Facebook, Twitter e Youtube, hanno trovato il loro ultimo rifugio in questo social network: da “Ammazza un negro” o “Tutti gli ebrei devono morire”, si trova di tutto. Qui si scatenano membri dell’Atomwaffen, neonazisti americani già al centro di inchieste per omicidi, che inneggiano alla guerra razziale, oppure leader suprematisti quali la canadese Faith Goldy oppure Jim Dowson, inglese della destra di Britain First.
Su altre chat e siti di estrema destra la foto della stella di Davide gialla ha una scritta nera al centro: holocough, crasi in lingua inglese di olocausto e tosse, un hashtag che spesso si accompagna a teorie sul “nuovo ordine mondiale”.
La congiura ebraica che sarebbe alla base del Coronavirus è declinata in infinite variazioni e ipotesi irreali sul web, spesso anche in contraddizione fra loro. Abbiamo già visto che c’è chi li ritiene i colpevoli, ma anche chi li ritiene il bersaglio della furia divina. Ebbene, c’è anche un’altra possibile variante: il Coronavirus in realtà non esisterebbe, è una falsa notizia messa in giro per i propri interessi – provate un po’ ad indovinare da chi…