Come eliminare il coronavirus dalle superfici? A rispondere è il ministero della Salute in una circolare, quella del 22 maggio 2020, sulle “procedure di sanificazione di strutture non sanitarie e per l’abbigliamento”. Fornisce indicazioni importanti, visto che negozi e uffici ora sono aperti. Anche le superfici possono essere una fonte di contagio, anche se non ci sono elementi ad oggi per determinare con precisione quanto il contatto, ad esempio, con maniglie e oggetti contaminati faccia aumentare il rischio. Il Ministero della Salute a tal proposito ha disegnato una tabella spiegando che, ad esempio, le particelle infettanti resistono 30 minuti sulla carta da stampa e velina, sette giorni invece sullo strato esterno delle mascherine, 4 giorni su plastica, acciaio inox, 2 giorni banconote e vetro, 1 su legno e tessuti. Per questo pulizia e sanificazione sono importanti. D’altra parte bisogna tener anche conto del fatto che la presenza di RNA virale non indica necessariamente che il virus sia vitale e potenzialmente infettivo. La normale pulizia con acqua e sapone riduce comunque la quantità di virus presente su superfici e oggetti, riducendo il rischio di esposizione, ma quella su superfici e attrezzature da lavoro va fatta almeno dopo ogni turno. Se si usano prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati (PMC o biocidi) il rischio di esposizione è ancor più ridotto.
COME ELIMINARE CORONAVIRUS DALLE SUPERFICI
«L’uso dei disinfettanti autorizzati rappresenta una parte importante della riduzione del rischio di esposizione a COVID-19», scrive il Ministero della Salute nella circolare. Ma non bisogna mescolarli con candeggina e altri prodotti, mentre è consiglio l’uso di guanti e di dispositivi di protezione individuale anche durante queste procedure. Non mancano le eccezioni: se si è rimasti chiusi e senza passaggi di persone per 7-10 giorni, è sufficiente procedere con una polizia ordinaria. La circolare suggerisce di prestazione attenzione alle superfici a rischio (maniglie delle porte, interruttori della luce, telefoni, computer, rubinetti e lavandini e schermi touchscreen) e quindi di disinfettarle con assiduità e accuratezza. Andrebbero rimossi materiali morbidi e poroso come tappeti per rendere più semplice la pulizia e liberare gli spazi per favorire il distanziamento. Superfici come vetro, metallo e plastica possono essere puliti prima con acqua e sapone, poi con disinfettante. Per quanto riguarda l’abbigliamento, i negozi devono eseguire trattamenti giornalieri per la pulizia. I camerini vanno sanificati con frequenza, gli abiti possono essere sanificati con vapore secco.