«Bisogna fare ancora un lungo cammino fino alla cosiddetta nuova normalità. L’Oms non abbasserà il livello di allarme fino a quando non disporremo di un significativo controllo del virus, di solidi sistemi di sorveglianza e di sistemi sanitari più forti», così ha parlato ieri Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel briefing legato alla pandemia coronavirus che settimanalmente viene tenuto a Ginevra. Insomma, il Sars-CoV 2 potrebbe diventare endemico, esattamente come l’Hiv, nel generare le due tremende malattie ormai ben note come Covid-19 e Aids: secondo l’Oms «Bisogna mettere sul tavolo tutte le ipotesi. Potrebbe diventare endemico, potrebbe non andarsene mai, come l’Hiv, che però non fa più paura perché abbiamo delle terapie che offrono alle persone una vita lunga e sana». A livello di confronto nel merito le due malattie sono chiaramente diverse e non comparabili, ma – conclude Ryan – «bisogna essere realistici. Nessuno può predirlo».
La similitudine riguarda soprattutto gli aspetti di “controllo” della malattia tramite farmaci simili (diversi sono gli anti-Hiv che vengono utilizzati come sperimentali contro il coronavirus Sars-CoV 2) ma anche l’assenza ad oggi del vaccino: le similitudini secondo l’analisi dell’esperto Oms potrebbero inoltre anche estendersi sulla letalità estrema all’inizio dell’espansione (l’Hiv negli anni Ottanta fece un’autentica strage di diverse generazioni) e poi un deciso miglioramento fino ad arrivare ad oggi dove per Aids di fatto non si muore più
CORONAVIRUS COME L’HIV? LE VERE DIFFERENZE (CHE FANNO SPERARE)
Come ben spiega il Corriere della Sera ripercorrendo le tappe che hanno portato la scoperta e le prime considerazioni sull’Aids, sebbene all’inizio si pensasse che l’Hiv fosse trasmissibile solo con omosessuali maschi e poi tra i tossicodipendenti, in realtà le cose stavano decisamente in maniera più complessa. Si stava infatti già facendo strada l’ipotesi che l’origine del problema fosse virale: l’annuncio di un vaccino venne fatto a più riprese e in più occasioni durante gli anni Ottana, ma l’Hiv ha mutato sempre in continuazione non permettendo di fatto mai il raggiungimento di un vaccino, pur dopo 32 milioni di morti per l’Aids negli ultimi 40 anni.
Qui però c’è la vera differenza tra Hiv e Sars-CoV 2: «Sars-CoV2 invece non sembra mutare così tanto, subisce micro mutazioni come gli altri coronavirus e questa caratteristica rende più probabile la possibilità di arrivare a un vaccino», riporta il Corriere. La seconda e decisiva altra differenza tra i due virus temibili è la presenza e la modulazione degli anticorpi: per l’Hiv non sono capaci di impedire al virus di danneggiare anche dopo la contrazione e non forniscono soprattutto l’immunità, mentre gli ultimi studi sul coronavirus andrebbero dalla parte pienamente opposta dell’Aids, ovvero lo sviluppo di immunità data dagli anticorpi che l’organismo sviluppa una volta entrato in contatto con il Covid-19.