Nuovo bollettino della Protezione Civile sul Coronavirus, che tiene conto dei dati comunicati alle 17:00: sono 821 le persone contagiate, a cui si aggiungono 46 guariti e 21 deceduti. «Il dato importante che ritengo di comunicare è che 412 sono persone asintomatiche o con sintomi lievi per i quali non è necessario il ricovero. Quindi sono in isolamento domiciliare fiduciario. Ci sono poi 445 persone ricoverate negli ospedali con sintomi, di queste 64 in terapia intensiva. Quindi rispetto a ieri c’è un incremento di otto unità», ha dichiarato Angelo Borrelli aggiungendo che non si segnalano criticità. «Il 2 marzo riapriranno le Poste, quindi saranno regolarmente pagate le pensioni». Sono state firmate inoltre due ordinanze, di cui una per l’affidamento della sorveglianza epidemiologica all’Iss. L’altra riguarda il potenziamento dei dispositivi di ventilazione per i nostri ospedali: si tratta di un piano di potenziamento per fronteggiare tutte le esigenze. In merito alla discrasia tra i dati della Protezione Civile e quelli dell’Iss, Borrelli ha precisato: «Il dato che comunica la Protezione Civile è quello delle Regioni, ma da qualche giorno disponiamo anche i dati dell’Iss, che ad oggi ha riscontato 383 casi positivi su altrettanti esaminati. Il dato che viene comunicato all’Oms è quello dell’Iss. Quello che conta è che i dati siano coerenti». In merito alla possibile proroga della chiusura delle scuole: «Si sta lavorando ad un provvedimento generalizzato per tutte le regioni, quindi condiviso con le regioni, sulla base di una valutazione dei dati. Non posso anticipare nulla perché non è stato definito nulla, ma domani avremo tutte le risposte su questo». (agg. di Silvana Palazzo)



CORONAVIRUS, CONFERENZA STAMPA PROTEZIONE CIVILE

È cominciata alle 18:00 la conferenza stampa di Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile e commissario straordinario all’emergenza Coronavirus. Si tratta di un appuntamento importante per fare il punto della situazione sull’epidemia e fornire aggiornamenti in merito ai casi di contagio. Sono ore tese e frenetiche per Borrelli, per il quale si sta per chiudere la settimana di lavoro più lunga. Intanto si è deciso di cambiare linea per quanto riguarda il bollettino, quindi la comunicazione dei contagi. La Protezione Civile ha deciso che saranno diffusi solo i casi che presentano sintomi, quelli con “condizioni cliniche rilevanti”. Fino all’ultimo bollettino comunque i numeri dei contagiati diramati da Protezione civile e Istituto superiore di Sanità non corrispondevano. Per Borrelli tale discrasia numerica è dovuta alla raccolta di informazioni. «Quando arriva la segnalazione di un possibile contagiato, le strutture regionali procedono al test. Nel caso di positività si mette la persona in quarantena. Poi il tampone viene inviato all’Iss che effettua nuovamente l’esame. Solo a quel punto è confermato il contagio», ha spiegato nelle ultime ore.



CORONAVIRUS, IL PUNTO DELLA REGIONE LOMBARDIA

Proprio mentre prende la parola Angelo Borrelli in conferenza stampa, è in corso la conferenza stampa della Regione Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia Coronavirus. L’assessore al Welfare Gallera parla qui di 531 casi positivi al Coronavirus in Lombardia, di cui 235 ricoverati e di questi 85 in terapia intensiva: ci sono 125 positivi in più rispetto a ieri. Nel complesso sono stati effettuati 4835 tamponi: il 75 per cento è negativo, l’11 positivo, mentre il 14 è ancora da processare. Gallera ha anche parlato delle misure che sono state prese finora per contenere la diffusione dell’epidemia da Coronavirus. «Intendiamo mantenere per un’altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall’ordinanza di domenica scorsa. Questa è la nostra proposta al Governo», ha dichiarato.