«Riunione Palazzo Chigi? Abbiamo discusso della necessità di mettersi pancia a terra per attuare tutte le misure nel decreto. Abbiamo ad esempio stanziato risorse per aiutare le scuole con la didattica a distanza. E ora bisogna tradurre tutto in fatti. Abbiamo discusso di come tradurre le misure in pratica», ha spiegato così il Ministro Gualtieri alla Vita in Diretta il vertice tenutosi questo pomeriggio a Palazzo Chigi con il Premier Conte, i capi delegazione del Governo e gli esponenti dell’area economica. «Dai pc per i bambini che non ne dispongono ai programmi per l’insegnamento a distanza, fino ai 600 euro, all’acquisto di mascherine e all’assunzione di medici e infermieri, per capire come tradurli in pratica immediatamente» ha poi ribadito ancora il Ministro dell’Economia. Il Premier Conte dal canto suo ha voluto discutere nel dettaglio di tutte le misure del Cura Italia, allontanando per il momento l’ipotesi di nuove misure più drastiche per spostamenti e quarantena degli italiani. Secondo quanto filtra dall’Ansa in merito alla riunione di Governo, «Il diktat è procedere in fretta con i decreti ministeriali e le circolari per rendere subito operativo il decreto monstre varato dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e economica del Covid-19». Sempre Gualtieri alla Vita in Diretta ha poi invece spiegato il contenuto e il “respiro” con cui il Governo intende dare operatività al Decreto economico «Abbiamo finanziato tutti gli ammortizzatori sociali, quindi abbiamo messo le condizioni perché nessuno perda il posto di lavoro. Questo è un primo blocco cospicuo. Forse rimoduleremo, monitorando la situazione, gli aiuti per gli autonomi. Sono circa 6 milioni. Sappiamo che 600 euro è una somma limitata, ma non era mai stato fatto prima. Noi l’abbiamo esteso a tutti e ci aspettiamo che chi ha reddito alto non ne usufruisca per lasciare le risorse ad altri. Ma ad aprile useremo anche i Fondi europei. I soldi europei possono essere ridislocati per finanziare queste misure e altri meccanismi. Abbiamo messo solo un primo pilastro». (agg. di Niccolò Magnani e Silvana Palazzo)



VERTICE GOVERNO A PALAZZO CHIGI

Nel primo pomeriggio il premier Conte ha convocato d’urgenza un vertice di Governo con video conferenza a Palazzo Chigi: l’oggetto resta per ora “misterioso” anche se riguarda la duplice emergenza sanitaria ed economia provocata dal coronavirus. Presenti i capi delegazione del Pd Dario Franceschini e Italia Viva Teresa Bellanova, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il titolare degli Esteri Luigi Di Maio mentre in collegamento video ci sono anche il deputato Luigi Marattin di IV, Maria Cecilia Guerra di LeU, il vice Mef Antonio Misiani e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Data la presenza dei tanti esponenti in tema economico del Governo Conte-2, l’impressione è che si cerchi di trovare una quadra per portare al più breve in Parlamento il Decreto Cura Italia firmato da Mattarella questa notte, ma non è escluso un prossimo Decreto già nei prossimi giorni per eventuali più drastiche misure di contrasto al coronavirus. Nel corso della giornata odierna, sia la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli che il titolare dello Sport Vincenzo Spadafora hanno spiegato che tra i piani del Governo vi potrebbero essere sia la proroga delle attuali misure anche ben oltre il 3 aprile prossimo (giorno di “scadenza” dei Dpcm 9 e 11 marzo) sia le misure da inasprire con un nuovo decreto nei prossimi giorni.



VERSO NUOVO DECRETO GOVERNO? L’APPELLO DI FONTANA

«Credo che nelle prossime ore dovremo prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività fisica all’aperto. L’appello è di restare a casa se non sarà ascoltato dovremo porre un divieto assoluto», ha spiegato Spadafora nell’intervista al Tg1. In attesa di capire a cosa porterà il nuovo vertice ancora in corso a Palazzo Chigi, se come prevedibile una calendarizzazione del Dl Cura Italia oppure un annuncio di altre misure “nuove”, si fa fitto l’appello lanciato dalle Regioni Lombardia e Veneto: Zaia chiede misure più drastiche e non allontana l’idea di “tracciamenti anonimi” dei cellulari per vedere meglio dove vi sono ancora oggi degli assembramenti di persone, mentre Fontana va giù decisamente più netto. «Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano ad essere alti. Fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala» ha spiegato il Governatore lombardo in un punto stampa nel primo pomeriggio. In attesa dei nuovi numeri del contagio, Fontana fa un altro appello «Amici io lo sto dicendo in modo educato, ma fra un po’ bisognerà cambiare il tono perché se non la capite con le buone bisogna essere un po’più aggressivi anche nel farvela capire. Non vi stiamo chiedendo un sacrificio così, ma per salvare delle vite umane. Ogni uscita di casa è un rischio per voi e per gli altri. Per adesso ve lo chiediamo con la consueta tranquillità ma, se si dovesse andare avanti, chiederemo al governo anche le maniere forti».

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