Cosa riapre oggi 14 aprile? Le domande sul decreto coronavirus sono tante e sono legate al fatto che alcune Regioni continuano a differenziarsi su modalità e tempi. Librerie e cartolerie restano chiuse fino al 3 maggio anche in Trentino Alto-Adige, oltre che in Lombardia, Piemonte e Campania. In Toscana invece potrebbero riaprire come in Liguria. Ma il governatore toscano Enrico Rossi ha fissato le condizioni: sanificazione dei locali, dispositivi di protezione e distanza di 1,8 metri tra le persone. Nel Lazio invece la riapertura delle librerie è ammessa dal 20 aprile, per dare tempo agli esercenti di prepararsi per le misure di sicurezza da garantire. Il decreto coronavirus prevede alcune modifiche per gli esercizi commerciali.
Regole operative che rendono obbligatorio l’uso di guanti monouso e gel disinfettante all’ingresso dei negozi. I supermercati devono fornire mascherine ai lavoratori, restare aperti con orari più lunghi per evitare assembramenti, fare pulizie due volte al giorno ed eventualmente individuare percorsi per entrate e uscite, che invece mancano spesso nei negozi piccoli per evitare incrocio a distanza ravvicinata tra chi entra e chi esce. Negli ipermercati riapriranno i negozi di articoli per bambini, cartolerie e librerie, invece tutti gli altri, al di fuori degli alimentari, rimarranno chiusi. (agg. di Silvana Palazzo)
RIAPERTURE CORONAVIRUS: COSA RIAPRE IL 14 APRILE
Come stabilito dall’ultimo Dpcm del Governo Conte, dal 14 aprile in Italia ci saranno alcune – poche e dettagliate – riaperture di attività che iniziano ad anticipare quanto poi nel mese di maggio si spera di riuscire a compiere in maniera più amplia possibile con la “fase 2”. Non sono in pochi che in questo giorno di Pasquetta si chiedono cosa riapre effettivamente domani anche dopo le varie “eccezioni” delimitate dai casi Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto. Partiamo dai dati certi e nuovi inseriti nell’ultimo Decreto del Premier Conte (che ricordiamolo ha confermato il lockdown e la quarantena dell’Italia fino almeno al prossimo 3 maggio): domani è prevista la riapertura di librerie, cartolerie, negozi di vestiti per bambini e neonati.
Il “mini sblocco” deciso dal Governo comprende poi alcuni codici Ateco legati al settore del legname e dell’agricoltura: come specifica il testo del Dpcm, riaprono anche settori legati a «silvicoltura ed utilizzo aree forestali; industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, con l’esclusione dei mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio; fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura; commercio all`ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l`agricoltura; cura e manutenzione del paesaggio».
Novità sul fronte delle spedizioni, visto che dal 14 aprile si potranno spedire e ricevere merci anche nelle aziende sospese al lavoro «previa comunicazione al Prefetto». Per tutte le fabbriche in attività invece deve essere assicurata la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità: è stato poi dato via libera allo spostamento e riapertura di tutti i magazzini che hanno ancora fermi migliaia di container nei porti dall’inizio del lockdown fino ad oggi.
RIAPERTURE CORONAVIRUS: LOMBARDIA E NON SOLO, LE ECCEZIONI
Ai casi in generale validi in tutta Italia, si inseriscono poi alcune eccezioni che sono riassumibili nelle 4 Regioni che dicevamo qui sopra: in Lombardia i numeri del contagio da coronavirus hanno spinto il Governatore Fontana a mantenere le chiusure serrate fino al 3 maggio senza dunque riaprire dal 14 aprile né le librerie né le cartolerie (ma potranno lavorare online con le spedizioni), mentre sì alla riapertura di negozi per bambini. In Campania il Governatore De Luca ha adottato un provvedimento simile al collega leghista, ricordando «cartolerie e librerie non riapriranno martedì ma resteranno chiuse fino al 3 maggio» mentre per negozi di articoli da bambini «potranno operare solo due mattine a settimana, il martedì e il venerdì con orario 8:00-14:00».
Il Piemonte ha prorogato questa mattina con il Governatore Cirio tutte le misure di contenimento e lockdown fino al 3 maggio prossimo, andando così in opposizione alla direttiva nazionale del Dpcm 10 aprile mentre infine il Veneto opta per una linea diversa da tutti gli altri: come spieghiamo bene in questo focus, il Governatore Zaia ha varato nuova ordinanza dove si allargano le maglie il più possibile per andare più verso la fase 2. «60% delle aziende venete non ha mai chiuso, pur rispettando le norme in vigore», spiega il Presidente, annunciando come da domani 14 aprile la distanza sociale viene estesa a 2 metri specie nelle code fuori dai negozi di alimentari, mentre si autorizzano le grigliate nei giardini di famiglia (ma sempre senza invitare estranei al nucleo familiare) e l’attività fisica solitaria oltre i 200 metri da casa.