Tanti i dubbi ancora oggi sull’origine del coronavirus. La comunità scientifica internazionale nei mesi scorsi ha più volte sostenuto che sia naturale, salvo qualche perplessità espressa da qualche scienziato. Ora però c’è uno studio secondo il quale non è possibile escludere che sia stato creato in laboratorio Sars-CoV-2. La struttura genetica, la sua capacità di adattamento alle cellule umani e animali sono tali da non escludere la creazione in laboratorio. Lo studio, pubblicato sulla Wiley Online Library, è stato condotto dagli esperti del Dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Innsbruck, i quali hanno analizzato la struttura chimerica dell’agente patogeno. Gli scienziati hanno quindi spiegato che queste caratteristiche non escludono una creazione da parte dell’uomo. Rossana Segreto, che lavora nel dipartimento che ha condotto tale ricerca, ha spiegato all’Agi che l’origine in laboratorio di Sars-CoV-2 «non è una teoria del complotto infondata che deve essere condannata». Inoltre, sostiene che la scienza ha «la responsabilità di considerare ogni possibile genesi del virus».



CORONAVIRUS “CREATO”? STUDIO SU STRUTTURA GENETICA

Gli autori di questo studio ritengono che i risultati delle analisi suggeriscano che Sars-CoV-2 potrebbe derivare da una combinazione del coronavirus RaTG13, individuato nei pipistrelli, e del recettore RBD che è tipico del coronavirus che infetta i pangolini. Ciò ha suggerito inizialmente che il coronavirus che causa il Covid abbia un’origine naturale, ma invece questa combinazione «potrebbe essere il risultato di esperimenti di mutagenesi». La scienziata ritiene, dunque, valida l’ipotesi che la prima infezione sia avvenuta accidentalmente e che gli sperimentatori siano stati così contagiati. Inoltre, come riportato dall’Agi, cita un articolo pubblicato su Nature secondo cui l’origine antropica di Sars-CoV-2 potrebbe rappresentare una concreta possibilità. «Non bisogna tralasciare alcun aspetto di questa pandemia, le cui origini potrebbero essere sia naturali che artificiali, non possiamo escludere nulla». Per questo Rossana Segreto ritiene che sia indispensabile «un’indagine approfondita sulle sequenze genetiche disponibili e sui dati di ricerca in tutti i laboratori che possiedono tali informazioni».

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