Osservando i dati aggiornati fino al 18 marzo nelle principali provincie colpite dal coronavirus in ItaliaBergamo, Brescia, Milano, Cremona, Lodi, Torino e Piacenza – la curva dei contagi è purtroppo sconcertante e preoccupante: con i dati che ogni giorno snocciola la Protezione Civile, qui sotto YouTrend ha prodotto un interessante grafico che rende evidente come tra il 24 febbraio, il 6 marzo e la giornata di ieri la curva dei contagi da coronavirus sia letteralmente schizzata a Bergamo e Brescia, alta a Milano e Cremona, meno pindarica ma pur sempre preoccupante per Lodi, Torino e Piacenza. Abbassare quella curva per evitare un contagio “di massa” è il compito principale di tutta Italia in questo momento, dai semplici cittadini con le loro abitudini e la quarantena da rispettare e le autorità con le regole da impostare al meglio senza far deflagrare il Paese sotto il peso della crisi economica schiacciante. Guido Marinoni, presidente dell’ordine dei medici di Bergamo, giusto due giorni è intervenuto a ”L’aria che tira” per spiegare come si è arrivati a questo punto drammatico nelle due provincie di Bergamo e Brescia: «Si è pensato molto poco alla prevenzione del contagio sul territorio, si sono mandati medici di famiglia nelle case e negli ambulatori privi di mezzi di protezione».



CORONAVIRUS, FISICI “SCONGIURATA CRESCITA ESPONENZIALE”

Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico, ai colleghi di Open giusto oggi ha spiegato che dietro a questa curva enorme in aumento nei Comuni della Lombardia «potrebbe trattarsi di una fluttuazione statistica. L’ipotesi però è che l’alto numero di decessi, proprio perché riscontrati in gran parte nelle province di Brescia e Bergamo, potrebbe essere un sintomo che le strutture ospedaliere sono particolarmente sotto stress». Ha fondato anche una pagina Facebook “Coronavirus-Dati e analisi scientifiche” dove ogni giorno produce grafici e spiegazioni molto utili per provare a capire meglio il “fenomeno” in corso in Lombardia e in generale nel Nord del Paese: sebbene la “paura” salga e i dubbi dietro i costanti aumenti dei contagi da Covid-19 (con situazioni di autentica guerra quotidiana come dimostra il caso shock delle bare di Bergamo) è proprio di oggi un’importante aggiornamento dato dal gruppo di fisici di quella stessa pagina FB: «la crescita è ancora sostenuta in Italia e probabilmente continuerà a esserlo, prima di vedere un eventuale rallentamento si dovrà attendere fine mese [..,] Che la crescita esponenziale sia scongiurata non è una buona notizia di per sé in quanto una curva esponenziale è curva che cresce all’infinito senza smettere mai – ha spiegato Sestili– ed è ovvio che un’epidemia prima o poi esca dalla fase esponenziale. Siamo fuori perché abbiamo adottato misure che stanno funzionando».



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