Donald Trump è pronto ad aiutare concretamente l’Italia, nazione colpita in maniera molto dura dall’epidemia di coronavirus. Il presidente degli Stati Uniti lo ha messo nero su bianco, attraverso un decreto emesso dallo stesso, in cui si fa riferimento al nostro paese come ad uno degli “alleati più stretti e di vecchia data”. Le più di 18mila vittime che si sono verificate in circa un mese e mezzo sulla nostra penisola, hanno spinto, come si legge nel testo del decreto a stelle e strisce, il sistema sanitario vicino al collasso, minacciando un periodo di forte recessione per l’economia nazionale. “Anche se la priorità del governo americano – si legge ancora nel memorandum del commander in chief – è prima di tutto nei confronti degli americani, andare in aiuto dell’Italia aiuterà a combattere l’epidemia del coronavirus e mitigare l’impatto della crisi, dimostrando allo stesso tempo la leadership americana di fronte alle campagne di disinformazione cinesi e russe”. Nello stesso tempo, Trump punta a “curare” l’epidemia del Vecchio Continente, di modo che si eviti il rischio di re-infezione della stessa Europa, nonché degli Stati Uniti con i cosiddetti contagi “di ritorno”.
CORONAVIRUS, DONALD TRUMP E LA PROMESSA A CONTE DI FINE MARZO
Gli Stati Uniti invieranno quindi a breve nuovi aiuti all’Italia, ed in particolare si tratterà di forniture mediche come ad esempio i famosi ventilatori, basilari per le terapie intensive. Inoltre, verrà messo a disposizione il personale militare americano in Italia, per aiutare nella costruzione di ospedali da campo, nonché per il trasporto di alimentari e carburante, e infine, per i servizi di telemedicina agli ospedali italiani. Donald Trump ha inoltre autorizzato l’amministrazione americana a sostenere la ripresa dell’economica italiana. Un gesto decisamente apprezzabile quello del tycoon, nonostante il periodo di forte crisi sanitaria che stanno vivendo gli stessi Stati Uniti. La decisione di inviare aiuti all’Italia era già stata comunicata a fine mese scorso dal manager miliardario, a seguito di un colloquio telefonico con Conte. Il numero uno Usa aveva spiegato, in quell’occasione, che avrebbe inviato «cose chirurgiche e mediche e ospedaliere» per un valore di 100 milioni di dollari.